Antonio Rinaldi – Cielo
Un sogno, una volontà, una passione, un obbiettivo e mille e mille paure, questo è l’animo mio, perduto nel buio della notte a scrutare un cielo fatto da miliardi di occhi che mi osservano.
Un sogno, una volontà, una passione, un obbiettivo e mille e mille paure, questo è l’animo mio, perduto nel buio della notte a scrutare un cielo fatto da miliardi di occhi che mi osservano.
Ammantata da un’aura di morigeratezza, s’abbandona ai più lascivi baci, questa è la patria mia e il popolo suo, da sempre conciliante, s’arrese e diventò acquiescente.
Veniamo al mondo per il più grande atto di egoismo e di amore che i nostri genitori abbiano mai potuto fare. La vita non l’abbiamo chiesta ma la viviamo, solo alcuni però fanno in modo che questo passaggio sia vissuto con la dignità che li porterà al più semplice dei riconoscimenti altrui, quello di essere stato un Uomo che ha vissuto tramite il soffio della sua anima.
Il manto bianco copre solo la nuda terra e confonde le dimore di coloro che a essa, nudi, sono tornati. E tu, che da millenni taci, non credere che basti il suo candore per ovattare e ottundere tutta l’umana miseria.
Ostento forza, ma la fragilità è la mia compagna. Cerco un contatto umano, ma è nella solitudine che mi ritrovo. Presto ascolto a tutti e con tutti, parlo di tutto, ma vivo tra sordi che non odono la mia di voce. Mi muovo a zig zag sotto la pioggia, nella speranza di non bagnarmi troppo, ottenendo solo come risultato l’essermi bagnato di più. E brucio, brucio di un fuoco inestinguibile, che mi consuma l’anima e la incenerisce, con quelle ceneri mi cospargo il capo, in attesa di un’indulgenza, di un atto compassionevole, o più semplicemente che la vita mi colga, come una svista, come un’anomalia o come una distrazione.
L’universo è così grande e sterminato che in pochi potrebbero credere che lo si possa ritrovare tutto, anche in un granello di sabbia. Così il tempo, inesorabile nel suo scorrere, può racchiudere in un singolo istante l’eternità stessa. Per questo, io non cerco il paradiso altrove, esso, è racchiuso nei mille colori dei fiori.
Esiste al mondo una cosa che è il perfetto dell’imperfezione.L’amore, che è il completamento attraverso la diversità.
L’amore è inaspettato, è dietro l’angolo buio di una vita passata nell’attesa che qualcosa di struggente e intenso ci colga, restituendoci in parte l’amore che ogni giorno diamo, senza mai averne chiesto in cambio.
Sentire bruciarsi dentro, avere le gambe molli e il cuore che batte all’impazzata, il viso caldo. Avere mille parole in testa e un nodo alla gola che non ti fa uscire nessun suono, quel senso di benessere diffuso che ti pervade e ti fa sentire al settimo cielo. E poi, quella sensazione per cui ti senti di essere la persona più fortunata al mondo, sono solo alcune delle cose che per brevità, chiamiamo amore.
Penso che per molti, troppi direi, l’amicizia sia solo il mezzo con cui riempire una solitudine, svuotando così di significato l’amicizia stessa.
È la pelle dell’orso che vesto ogni giorno, perché in un mondo di belve affamate, quella d’agnello avrebbe vita breve.
ad un incrocio, di tutte le strade possibili, scelsi di tracciarne una nuova per conto mio, nessuno più ha battuto quel sentiero ed è ancora lì che potrete trovarmi.
In ogni tempo cercai di essere presente a me stesso, per poter essere padrone del tempo stesso.
Imparo sempre qualcosa dai miei errori. Ecco perché ne faccio a bizzeffe e sempre di nuovi.
Vorrei non essere presente, quando sono assente di me.
E c’è chi per provare qualcosa di profondo, trattiene il fiato.
Nella vita tutti si affannano per essere indispensabili, nella tua unicità invece, cerca di essere…