Carl William Brown – Paradiso & Inferno
I miserabili troveranno il paradiso terrestre nell’Aldilà, i potenti non hanno bisogno di aspettare, l’hanno già trovato.
I miserabili troveranno il paradiso terrestre nell’Aldilà, i potenti non hanno bisogno di aspettare, l’hanno già trovato.
Ezra Pound ci informa che forse la musica è il ponte tra il conscio e l’universo non pensante, senziente, ed anche non senziente. Praticamente è il ponte tra la nostra imbecillità e quella dell’universo, ecco perché certi cantanti hanno così successo.
La morte è l’unico mezzo di evasione sicura da un mondo assurdo, tutti gli altri metodi non consentono risultati apprezzabili; dunque poiché siamo tutti prigionieri, per i più caritatevoli è giunta l’ora di aiutare il proprio prossimo.
Alcuni popoli quando muore qualcuno usano piangere, altri ridere, bene, i primi dovrebbero scomparire.
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Se siete in procinto di suicidarvi vi esorto ad ascoltarmi, non voglio dissuadervi, ma vi prego portate con voi all’inferno il maggior numero possibile di creature.
Dicono che tra non molto il genere umano scomparirà, comunque noi per l’occasione l’avremo già preceduto.
Se gli schiavi non temessero la morte, o non ci sarebbe la schiavitù, o non ci sarebbero schiavi.
La morte non può essere combattuta, non possiamo vedere in lei una fatale nemica; la morte è troppo forte, più la si combatte e più lei si diverte.
La morte? Non è un problema per chi non ha mai vissuto, e sono in tanti.
Decise di non sposarsi e di non avere figli perché non voleva contribuire alla banale riproduzione della specie. Alcuni dissero che non era una sua libera scelta, ma che vi era stato costretto, al che rispose: “Per fortuna”.
Le statistiche dicono che gli uomini sposati vivono di più rispetto ai non sposati, e da qui si può constatare l’affidabilità e la veridicità del saggio di Theodor Reik, il masochismo nell’uomo moderno.
Alternative al matrimonio ed alla famiglia tradizionale: la convivenza, la comune, il celibato, i voti, il suicidio…
Per essere veramente e utilmente creativi bisogna avere un progetto valido, o meglio ancora più progetti da condividere con la creatività dell’intera umanità, viceversa non saremo in grado che di compiere banali, stupide e mediocri imprese creative, come quelle ad esempio di scrivere dei libri insulsi che non serviranno minimamente allo sviluppo della specie e della sua felicità.
Ho letto alcuni libri che vengono definiti “cinici”, prevedo tuttavia che quando sarà in commercio questo libello, per quei libri dovranno trovare un’altra definizione.
Se ammazzereste volentieri qualcheduno ma non lo avete ancora fatto, questo libro fa per voi.
Un buon libro può essere consacrato dalla critica, ma se è ottimo lo deve sconsacrare.