Charles Baudelaire – Frasi su animali
Vieni mio bel gatto, sul mio cuore amoroso, trattieni gli artigli delle tue zampe, e lascia che mi immerga nei tuoi bei occhi striati di metallo e agata.
Vieni mio bel gatto, sul mio cuore amoroso, trattieni gli artigli delle tue zampe, e lascia che mi immerga nei tuoi bei occhi striati di metallo e agata.
Ho bisogno di vendetta come un uomo affaticato ha bisogno di un bagno.
Ma come! Non avete vetri colorati? Vetri rosa, rossi, azzurri, vetri magici, vetri paradisiaci? Spudorato! Avete la sfrontatezza di girare per i quartieri poveri, e non avete nemmeno vetri che fanno vedere la vita in bellezza!
Prendono, meditano, i nobili atteggiamenti delle grandi sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano addormentarsi in un sogno senza fine.
Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.
Il vino e l’uomo mi fanno pensare a due lottatori tra loro amici, che si combattono senza tregua, e continuamente rifanno la pace. Il vinto abbraccia sempre il vincitore.
Non c’è scusa all’essere cattivi, ma v’è un certo merito nel sapersi tali; fare il male per stupidità è il più irrimediabile dei vizi.
Ho sentito passare su di me il frullo d’ali dell’imbecillità.
Per scrivere rapidamente bisogna aver pensato a lungo.
Scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti, ogni giorno d’un passo, nel fetore delle tenebre, scendiamo verso l’inferno, senza orrore.
Il Cielo! Coperchio nero della grande marmitta dove bolle l’impercettibile e vasta Umanità.
Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall’abisso, Bellezza?
Non pretendo che la gioia non possa accompagnarsi alla bellezza; ma dico che la gioia è uno degli ornamenti più volgari, mentre la malinconia è della bellezza, per così dire, la nobile compagna, al punto che non so concepire un tipo di bellezza che non abbia in sé il dolore.
Ci sono tanti tipi di bellezza quanti sono i modi abituali di cercare la felicità.
Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno.
O promesse, o profumi, o baci senza fine, riemergerete mai dai vostri avari abissi, come dal mare giovani e stillanti, al confine celeste i soli tornano dopo la lunga eclissi? O promesse, o profumi, o baci senza fine!
Dio è uno scandalo – uno scandalo che frutta.