Cristina Cossu – Sogno
Rifugiarsi in un sogno per uscire dall’inferno.
Rifugiarsi in un sogno per uscire dall’inferno.
Busso con insistenzaa quella portaper me da tempo chiusa.Non ho sbagliato indirizzoil posto dei sogni è qui,ricordo.Era ampia e colorata la porta,e sempre socchiusa.Bastava un desiderioper aprirla.Piccoli e adultiera un viavai.Oltre quella portaricordo la luce puradi una stanzache ci accoglieva in tanti.Non ho la chiaveche prima non serviva.Posso solo immaginarlae desiderare di respirarla ancora.All’interno poche vocidi pochi elettiche possono ancoravivere i loro sogni.Vita mia,permettimi almeno di sperare.
I politici del nostro tempo non hanno orecchie per sentire ne occhi per vedere; una sola missione: la lotta per la supremazia del proprio ego su quello dell’avversario.Avversario? Si, termine abusato, come se avessero perso di vista che non è una gara in cui vince il più forte, ma l’assemblea in cui tutti e dico tutti devono riorganizzare la realtà del paese che han voluto a tutti i costi governare.Son quelli che abbiam spedito noi, scelti a nostro avviso non tra i più competenti ma tra i meno peggio. Il servizio qualità non registra una sola stelletta di approvazione.Diceva bene chi sosteneva che “il più pulito ha la rogna”.Per quanto mi riguarda non sono apolitica, anzi ci credo davvero a patto che si costituisca una classe ex novo senza nessun contatto con chi ci ha preceduti. La rogna, si sa, è contagiosa!
La politica oggi? Un passatempo per pochi eletti (in tutti i sensi), una guerra non troppo simulata tra fazioni… identiche, una calamità per i comuni mortali.
Non l’amicizia, ne l’amore. Solo la paura mi è fedele.
Solo quando riesci a guardarti negli occhi, puoi dire di aver incrociato il coraggio.
La paura è colei che ti consegna al coraggio.
La fine potrebbe voler dire luce. Scegliere di morire non è il gesto vigliacco di chi non vuol combattere, ma la razionalizzazione di situazioni in bianco e nero che non meritano di essere vissute. Il coraggio ha un ruolo determinante quando davanti a te hai un guado impegnativo. Chiudere gli occhi e attraversarlo, col viso inumidito da lacrime che, finalmente saranno le ultime prima della serenità che nessuno potrà rubarti.Sei sola con te stessa, non pensi a chi lasci in questa terra matrigna, ne agli affetti che “se ne faranno una ragione”.Per la prima volta pensi a te stessa con un egoismo sano e una libertà che stringi in pugno come il tesoro più prezioso.Non c’è paura quando la nebbia ti ha avvolta attirandoti a se, nulla fa male più della cattiveria.A chi si è macchiato della responsabilità di indurti a traslocare, lasci in eredità un rimorso pesante. “Mi hai portato fino a questo punto. Il responsabile sei solo ed unicamente tu”. Se l’individuo è privo di coscienza, assaporerà le lacrime in quel tribunale ospitato da sempre nel cielo.Se invece una briciola ammuffita ce l’ha, sarà dapprima perplesso, poi negherà a se stesso; come sempre! Io nel frangente continuerò a pensare che un uomo deve essere libero di scegliere e pretendere il silenzio rispetto a giudizi proferiti da esseri che non hanno mai vissuto veramente.
Non è il fato a scrivere la nostra vita, non il caso a scegliere per noi.Le nostre mani stringono le chiavi per accedere ai nostri destini.
Quando sei certo di conoscere a fondo chi ti sta accanto, ti accorgi che al tuo fianco hai un autentico sconosciuto.
Se hai sete di verità non domandarla al saggio, non interrogare gli astri…Incrocia lo sguardo del bambino che stringi a te.
Quando l’adolescenza si impossessa dei nostri figli, realizzi di non aver capito niente.
Dopo tanto rumore disordinato e inconcludente, apro le mie braccia alla solitudine.
Non pretendere l’altrui rispetto se per primo hai regalato al vento la tua dignità.
Si parla tanto ma non si ascolta abbastanza…Due orecchie e una sola bocca non sono casuali.
All’origine dello scontro tra uomini c’è sempre la volontà di sottrarsi energia vitale.
L’amore è un vortice che ti porta a sé, che annulla ogni tua capacità razionale, che ti fa battere il cuore e ti calpesta l’anima, che ti spinge e ti abbandona, che ti nutre e ti distrugge.Tutto ciò e forse anche di più, ma voglio che a guidarmi sia ancora e solo lui.