Davide Capelli – Tempi Moderni
C’è sempre un fondo di solitudine e infelicità in chi è “on line”. Se hai al fianco la persona giusta non ti dovrebbe nemmeno passare per la testa di essere “on line”.
C’è sempre un fondo di solitudine e infelicità in chi è “on line”. Se hai al fianco la persona giusta non ti dovrebbe nemmeno passare per la testa di essere “on line”.
La fine del mondo è nella testa di chi crede che il mondo sia il proprio giardino.
Ma secondo voi, se i Maya non hanno previsto la loro fine, vi sembra possibile che abbiano previsto la nostra? Stappatevi una birra e rilassatevi.
Sai, mi scoccia morire e non aver la possibilità di scrivere in bacheca su Facebook, “Ecco, ve l’avevo detto! Sono morto!”
La televisione crea “personaggi importanti” che, onestamente, non valgono un cazzo, e ignora veri eroi che cambiano il mondo.
Spegni la televisione ed usa il cervello almeno un paio di volte al giorno. Tranquillo, non ti verranno i calli al cervello!
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
Percorrerò centinaia di strade sconosciute, salirò monti altissimi, navigherò per mari immensi ma finché non sarò puro spirito non sarò ancora libero!
In mancanza d’altro… lecco le mie ferite.
Parlo… mi ascolto… non mi capisco… e non mi rispondo. Siamo disperatamente soli in noi stessi.
La solitudine è determinata dal viaggio. La persona che hai scelto, al bivio, andrà da una parte e tu dall’altra.
Il colmo per un autore? Sentirsi dire: tu scrivi cose che non sono farina del tuo sacco perché io le ho già lette in Facebook.
È inutile che vi spacciate per me… solo io scrivo queste cose da ubriaco!
Smonto le regole… e non le rimonto!
Mi sono incontrato con me stesso e non mi sono riconosciuto… avrei giurato di essere un altro.
Non riesco a spiegarmi perché non riesco a spiegare le mie ali… eppure so di averle!
Chi beve solo acqua prova le stesse emozioni di un gambo d’insalata.