Fabio Privitera – Stati d’Animo
Non si ha più nulla da perdere quando si è trovato ciò per cui vale la pena perdersi.
Non si ha più nulla da perdere quando si è trovato ciò per cui vale la pena perdersi.
La gelosia fa dire le cose più insensate, riducendo la stima che l’altro ha verso di noi.
C’è una cosa che ho assimilato durante tutti questi anni: finché ci si ciba delle emozioni degli altri, per quanto possano farci sobbalzare il cuore, non si sarà mai in grado di sentire fino in fondo le proprie e allo stesso modo entrare nel profondo delle emozioni altrui. Le parole lette o ascoltate suscitano un’emozione asincrona, che dipende dall’animo del singolo… il sentimento è l’oscillazione sincrona tra anime.
Per alcuni la solitudine è una scelta, per altri una scoperta, per alcuni, forse, è piuttosto l’assenza di qualcosa che meriti d’accompagnarli.
Nessuno può essere interprete dell’altro. A volte neanche di se stesso ed è ciò che distingue un essere consapevole da una mina vagante.
Sensibile non è chi sente più profonde le proprie ferite, ma chi sente la profondità dei sentimenti, anche degli altri.
La luce del giorno riempie la testa di rumore, il buio della notte toglie i rumori e accende la musica. Poi uno ascolta ciò che ha dentro il cuore.
Vivere è affidarsi alle sensazioni insospettate.
È stato ampiamente dimostrato che chi ha un’elevata autostima riesce meglio nei rapporti sociali e costituisce dei legami più duraturi. È invece fragile rispetto ai cambiamenti, perché in quei casi viene messa in crisi la solidità dei suoi valori. È chi ha una bassa autostima, invece, che per compensare va contro tutti, ritenendo gli altri inferiori.Quando si ha autostima di sé si ha anche consapevolezza di ciò che ha davvero valore per sé. Quando invece non se ne ha, prevale l’ego per recuperare lo svantaggio sociale.
L’ovvio passa in secondo piano quando è l’apparente ad essere gradevole agli occhi.
Essere fragili è un punto di forza. Quando senti che stai cadendo a pezzi hai il senso del tuo limite, la tua mente o il tuo corpo ti avvertono che sei arrivato e che devi fermarti o attingere da altre risorse. Non è fare i conti coi propri errori a rendere forti, ma sapere che non lo sono più, che il peggio è passato e hai maturato una consapevolezza maggiore di quello che sei. Calvino scrive “a volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.”
Il giorno è il dilemma che la notte risolve e l’alba confonde.
Le sensazioni sono ciò che ricordi di una giornata e che rendono un’esistenza diversa da un’altra.
La solitudine è sentirsi a disagio con le persone, non perché le persone sono sbagliate, ma perché lo è chi manifesta nel non accettare gli altri la negazione del proprio non accettarsi.
Quando si comincia qualcosa c’è sempre un misto di ansia ed entusiasmo che avvolgono il sentimento di curiosità che accompagna il cambiamento. Entrambi, ansia ed entusiasmo, spingono verso il polo di tale principio, come l’equilibrio tra le correnti e l’umidità al principio delle nuvole.
Le emozioni edificano un linguaggio privo di parole ma ricco di suoni. Il silenzio è il mezzo attraverso tali suoni raggiungono la nostra anima e la fanno vibrare della stessa armonia.
Non si può scrivere la perfezione di un’emozione, solo sentirla.