Fabio Privitera – Sogno
Ci sono notti che dimenticano il sonno e che mendicano sogni dalle tasche dei dormiveglia.
Ci sono notti che dimenticano il sonno e che mendicano sogni dalle tasche dei dormiveglia.
Per realizzare un sogno non puoi fare altro che smettere di sognare, e tentare di realizzarlo a rischio di rivelare la sua illusione. Sinceramente preferisco svelare un’illusione che lasciare un sogno agonizzare nel più profondo del limbo. Svelare un’illusione non necessariamente inibisce di sognare ancora. È qualcosa che dipende da noi stessi, dalla nostra creatività e l’istinto di dar vita al miracolo, all’inconsueta possibilità. Più in noi è radicato questo istinto più saremo in grado di nuovi tentativi, di nuove prove. Io oramai c’ho fatto il callo alla mia incapacità di arrendermi alle circostanze, alla mia volontà di realizzare il sogno.
Gli illusi credono nei sogni, i sognatori non hanno tempo per crederci, sono in tutto e per tutto presi nel realizzarli.
Chi riesce ad addormentarsi senza paura della realtà che lo attende al risveglio, ha già realizzato il suo sogno più grande: essere fiero della propria vita.
Ognuno di noi, o la maggior parte, è sempre agitato per qualcosa. La quiete è solo per chi non ha sogni.
A volte il nostro vero sogno è solo ciò che non riusciamo ancora a distinguere nella confusione dei nostri desideri.
I sogni non sono desideri. Il sogno è qualcosa di inconscio, è un intuizione che ti coglie oltre il pensiero cosciente. Non è “qualcosa che vorremmo”, questo pensiero è proprio del desiderio. Il sogno, invece, non è qualcosa che “vogliamo” coscientemente prima che accada, ma che quando accade diciamo “Ecco, questo è quello che voglio.”
I sogni sono lo specchio della realtà che non riusciamo a vedere, ciò che ci permette di guardare la nostra anima e quello che gli necessità per essere felice.
Intuizioni e sogni provengono da stati di non coscienza o non piena coscienza e, il più delle volte, mostrano risvolti della realtà che alla coscienza non salterebbero mai in mente.
I sogni, nel senso più reale del termine, sono l’intuizione di ciò che dobbiamo realizzare per stare bene.
Se hai un sogno hai un solo dovere verso te stesso, portarlo avanti per cercare di realizzarlo.E allora sarà il percorso, la maturazione che consegue questa tua iniziativa, la tua conquista e non il raggiungimento del sogno in sé. Un sogno può finire per miriadi di motivi non inerenti alla tua volontà ma, se hai lavorato sodo per raggiungerlo, scoprirai che dentro di te, nel tempo, hai conquistato e scoperto qualcosa che va ben oltre il sogno irrealizzato e, anche se magari ti resterà un po’ di rammarico per l’occasione perduta, avrai l’entusiasmo di provare a realizzare un altro sogno.Solo chi non sogna è finito.
L’ordine morale dovrebbe essere governato dalla coscienza di sé e non dall’ordine prestabilito da una società di dubbia moralità.
Quando tutto il rumore si ferma di colpo, ti accorgi che il silenzio non ha mai smesso di parlarti.
Nel silenzio si ode la voce del cuore, l’unica sincera, vera e occorre fare davvero silenzio mente, perché non interferisca con quanto di vero arriva ai nostri sentimenti.
Un liquido silenzio mi dimora il petto in attesa che venga liberato, sia che esso diventi un bisbiglio a fil di voce o l’urlo di chi non voleva più star dentro, alla mercé di un pensiero.
A volte c’è più saggezza avvolta in un bacio perugina che nella profondità inviolabile di mille frasi. Quel cuore di nocciola ha il suo perché.
Una cosa che ho imparato dalla vita, e da diversi esseri umani, è che sì può sempre scegliere se soccombere alle cose che fanno crollare o vincere i propri timori e diventare un’eccellenza.