Federica Bosco – Stati d’Animo
Era complicato far cambiare idea a qualcuno che si era convinto di non valere niente, anche quando tutto il mondo diceva il contrario.
Era complicato far cambiare idea a qualcuno che si era convinto di non valere niente, anche quando tutto il mondo diceva il contrario.
Mi venne da pensare che certi indumenti ti fanno sentire terribilmente solo quando ti giri e non c’è nessuno ad aiutarti ad allacciarli.
Il cuore mi batteva come un tamburo impazzito ed ero tutta rossa, guardai in basso, a sinistra e a destra e lui mi disse solo: “Allora ti chiamo stasera”.
Tutto quello che volevo era starmene tranquilla a leggere il “Corriere dei Piccoli” pensando ai fatti miei, solo che non avevo fatto i conti con il fiato sul collo.
“Questo è il mio numero di cellulare. Non ne abusi, ma se si sente particolarmente giù mi può chiamare”.”Oh… Grazie, davvero la posso chiamare?””Solo se si sente particolarmente giù”.”Cioè, come faccio a sapere quando sono particolarmente giù?”, mimo le virgolette con le dita. “Io sono sempre particolarmente giù. Per la storia degli uomini sbagliati, intendo, e per Andrea in modo particolare, quindi come faccio a sapere quando la posso chiamare?”.
Ed è stato in quel momento che ho capito il senso della lezione di chimica sulle “reazioni irreversibili”, come quando bruci qualcosa o cuoci un uovo. E ti rendi conto che la tua vita (nel bene e nel male) non sarà mai più la stessa e, per quanto ti sforzi di fingere che vada tutto a meraviglia, dentro di te sai perfettamente che il meglio è passato. E il tempo a venire dovrai impiegarlo a far credere agli altri che stai benissimo, per non farli preoccupare troppo e rischiare che si sentano in obbligo di darti una mano…
La verità è che i ricordi si alimentano da soli e più cerchi di cancellarli più tornano con prepotenza.
La paura era tutta una questione di prospettive.
Che palle che siete! Tutti a dirmi che sono forte! Io ho paura lo stesso!
Eccolo, non c’è niente da fare, è il più bello del reame, accidenti a lui. Biondo, alto, occhi verdi, un fisico da paura, e sempre un adorabile bastardo.
A volte mi invento una realtà e ci vivo dentro, fa meno male.
… Anche se mi fa soffrire. Cosa devo dirti? Mi sono innamorata di te. Succede, non ho potuto impedirlo…
Tutti ci inventiamo contorte soluzioni per giungere a un compromesso con la nostra coscienza, che ci permetta di sopravvivere con pochi sensi di colpa.C’è chi fa lo zerbino, chi il domatore, chi fugge, chi tiene i piedi in due staffe, chi si crea un’altra realtà e chi crede ancora a Babbo Natale.
Il mondo va sempre avanti con o senza di noi e tutti ci adattiamo in un tempo brevissimo alle situazioni più inimmaginabili, agli abbandoni, ai lutti e alle catastrofi. E forse, più rimaniamo elastici meno rischiamo di farci spezzare dal dolore.
Chiara: “Non riesco a capire la differenza fra l’essere sola e lo stare con me stessa… In ognuno dei due casi al ristorante dovrei prenotare per uno.”Dottor Folli: “Diciamo che la prima è una condizione che subisce, sentendosi come se gli altri l’avessero abbandonata. Invece scegliere di stare da sola significa apprezzare pienamente il tempo dedicato a lei stessa”.
È così facile sedersi in cattedra e pontificare. Tutti hanno la soluzione della tua vita: “Non stare con lui, lo devi lasciare, stai sbagliando…”. Okay, e anche se fosse? È la mia vita e ne sono l’unica responsabile.
Non siamo mai contenti.Cerchiamo tutta la vita qualcuno da amare e, quando lo troviamo, facciamo l’impossibile per rovinare tutto, mentre sarebbe così facile far funzionare le cose: basterebbero un po’ di pazienza e di buona volontà.Spero che prima o poi ci sia un lieto fine anche per me.