Francesco Iannì – Ricordi
La memoria è la nostra identità, una storia fatta di piccoli eventi in apparenza banali, ma carichi di significati, di simboli e di metafore che, se interpretati, danno la vera dimensione della nostra vita.
La memoria è la nostra identità, una storia fatta di piccoli eventi in apparenza banali, ma carichi di significati, di simboli e di metafore che, se interpretati, danno la vera dimensione della nostra vita.
Purtroppo noi uomini diamo tutto per scontato: fa parte della nostra natura. Così, spesso, viviamo i giorni felici senza quasi accorgercene neppure, e tentiamo invano di richiamarli a noi solo quando arrivano quelli tristi.
Non c’è futuro senza memoria; i ricordi di ieri sono i desideri di domani.
Non può essere altruista con i sentimenti colui che è ingeneroso con il portamonete.
Sono invidioso soltanto di due categorie di persone: di chi ha viaggiato in lungo e in largo nel mondo e di chi ha trovato la felicità con il vero amore. Ma si tratta di un’invidia innocente, che non oltrepassa la consapevolezza che la mia vita sia singolare e irripetibile.
Un’esistenza senza passioni è un’esistenza inutile.
In particolari periodi di carestia, chi sa bastare a sé stesso gode anche di quel poco che possiede.
Il cammino verso la spiritualità è diverso per ciascun uomo; l’importante è che la devozione sia autentica. Ci sono credenti che recitano in Chiesa intere preghiere imparate a memoria delle quali non capiscono le parole.
Non sono uno di quei ragazzi la cui vita fa perno intorno ai telefoni cellulari.Non appartengo alla categoria di persone con le quali è possibile instaurare un rapporto soltanto tramite sms.Continuo a preferire il calore umano, il dialogo diretto, il linguaggio del corpo, la spontaneità di un silenzio alle relazioni telematiche ed artefatte.Chi vuol comunicare realmente con me, può trovare del tempo per vivermi di presenza.
Ai miei tempi, sì che le cose andavano bene: l’adolescente faceva l’adolescente, mentre quello meno giovane, che non comprendeva il comportamento dei giovani, diceva “ai miei tempi, sì che le cose andavano bene”.
È bello poter confidare nel cambiamento, ma è altrettanto bello sapere che certe cose sono destinate a non cambiare mai.
Ogni rivoluzione del pensiero che si rispetti incontrerà ostacoli e resistenze.
Il tempo è oggi, qui e ora.
Quando non riusciamo ad andare avanti, vuol dire che qualcosa di noi è rimasto indietro.
Nella società che, illusoriamente, tende al raggiungimento della perfezione, in cui l’uomo, incapace di confrontarsi con il senso del limite, deve vincere sempre e a qualsiasi costo, la debolezza è vista non come una condizione normale e mutabile, bensì come una colpa. Ma la forza stessa che ignora di poter venir meno, a un certo punto, non è forse un ostacolo ancor maggiore della debolezza primaria?
Così come le stagioni si alternano con dei tempi determinati e i flussi e i riflussi del mare seguono una loro successione, così come l’evaporare e poi nuovamente il precipitare dell’acqua sulla terra avviene secondo un certo ritmo, così anche nel nostro intimo tutto procede in base a una legge naturale che non si può forzare.
Impara dal passato per impadronirti del presente, senza mai affidarti troppo al futuro.