Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Religione
É schiavitù vivere nello spirito, se non diventa parte del corpo.
É schiavitù vivere nello spirito, se non diventa parte del corpo.
La fede è il senso del cuore come la vista è il senso dell’occhio.
Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
Durante una tempesta un Vescovo cristiano si trovava nella sua cattedrale, quando si presentò una donna non cristiana e gli si pose di fronte, e disse:”Io non sono cristiana. C’è salvezza per me dal fuoco dell’inferno?”Il Vescovo guardò la donna e le rispose dicendo:”No, c’è salvezza solo per quelli che sono battezzati con l’acqua e con lo spirito”.Ma proprio mentre parlava un fulmine dal cielo si abbatté con fragore di tuono sulla cattedrale, che in breve fu invasa dal fuoco.Accorsero gli uomini della città e salvarono la donna, ma il Vescovo fu arso, divorato dal fuoco.
In ogni nostro bambino è nascosto un sogno di Dio…
Verrà un giorno in cui l’uomo rinnegherà ogni attività con noi così come noi oggi rinneghiamo ogni affinità con le scimmie.
Gli alberi sono liriche che la terra scrive sul cielo. Noi li abbattiamo e li trasformiamo in carta per potervi registrare, invece, la nostra vuotaggine.
La poesia è conoscenza universale. Come puoi renderne partecipe colui che comprende solo il particolare?
Cantore grande è colui che canta i nostri silenzi.
La poesia non è un modo di esprimere un’opinione.É un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti.
La poesia è una fiamma nel cuore, mentre la retorica è fatta di fiocchi di neve. Come possono fuoco e neve convivere?
I poeti intingono la penna nel nostro cuore e pensano d’essere ispirati!
I poeti sono persone infelici poiché, per quanto il loro spirito si elevi, saranno sempre racchiusi in un involucro di lacrime.
La poesia è la luce di un lampo; quando è solo un accostamento di parole diventa semplice composizione.
Il pensiero è sempre la pietra d’inciampo della poesia.
Il lupo assale l’agnello nell’oscurità della notte, ma di giorno rimangono le macchie di sangue ad accusarlo.
Il culto non esige nè isolamento nè solitudine.