Marcantonio Pindinello – Figli e bambini
Vorrei tornare negli anni dei nostri padri, per veder se davvero fossero così perfetti. Vorrei che si invertissero i ruoli, vorrebbero tornare subito genitori.
Vorrei tornare negli anni dei nostri padri, per veder se davvero fossero così perfetti. Vorrei che si invertissero i ruoli, vorrebbero tornare subito genitori.
Padre e figlio una “guerra” che viaggia su binari infiniti, pensieri diversi, mentalità opposte che si scontrano, epoche diverse. Rabbia, grida che si alzano in volo, chi vincerà? Nessuno, poiché ognuno ha ragione, uno vuole proteggere, aiutare, non far fare gli stessi errori. L’altro vuole farli peché vuole sbattere la testa da solo, sbagliare, da solo, vuole solo un po’ di spazio.
Insegnami ad esser un uomo migliore. Insegnami ad esser un marito migliore. Insegnami ad esser un padre migliore insegniamo ai nostri figli ad esser migliori, in futuro saranno degli ottimi uomini, mariti e padri.
L’educazione non deve mai mancare, anche quando siamo al limite della sopportazione, ci dobbiamo considerare “signori” e non dobbiamo cadere nel tranello del tentatore. Meglio restar in silenzio, e non far il suo gioco.
Mio figlio, non dovrà essere come suo padre.
L’età della ribellione, non finisce mai.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.
La fortuna ti gira quando non la pensi, quando non te l’aspetti e solo quando ti è passata la riconosci.
Non farti pensieri avanti tornerai indietro, non farti programmi non li otterrai in quella data. Più vuoi una cosa più ti sfugge nel medesimo istante che l’hai pensata.
Quando entri in un ospedale, ricordati di affidar la tua anima a Dio, perché non sai se uscirai vivo, e non per tua scelta.
Mio figlio, non dovrà essere come suo padre.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.
Preferire un figlio maschio non è un atto di maschilismo, è un atto di protezione e di amore verso una futura figlia. ps: troppe violenze sulle donne, poche condanne sugli uomini.
Spero di riuscire a vivere abbastanza per guardar che l’arroganza, l’invidia, la prepotenza, la vanità, l’appariscenza, la violenza, scompaiano sulla faccia della terra per far spazio a determinati valori che ormai non si trovano neanche sui libri di testo.
Vorrei prendere di più a schiaffi la vita, senza che nessuno mi chiamasse sbruffone, vorrei ridere più spesso alla vita, in fondo non saremo in eterno, vorrei esser più leggero nelle decisioni, tanto tutto và come deve andare, ma ogni volta che non ci penso, tutto rimane così, pazienza,.
Chi si vanta delle innumerevoli conquiste effettuate con gli amici al bar come se avesse vinto un trofeo di calcio, o una coppa; meriterebbe di passar l’esistenza da solo per il resto della sua vita.
La vita per quanto strana e triste possa essere va vissuta, è come un lungo tragitto, fatto di cadute, buche e rialzate, non si sa se la meta è vicino, ma la speranza di trovarla che ti rende il percorso normale.