Mariella Buscemi

Mariella Buscemi – Stati d’Animo

Nessuno conosce le nostre notti, guardano e giudicano solo il giorno, il visibile, l’evidente. Ci guardano camminare, guidare, imprecare, mentire, maledire, benedire, che differenza fa. Non ci guardano la pelle, ci guardano i vestiti, i capelli, non l’intelletto, la frase che ci esce dalla bocca, non la parola che esce dallo stomaco. “Non ti preoccupare” significa “ho paura”, “ti amo” significa “ho bisogno di te”, la forza che è tanta fragilità. Si spinge un muro solo per appoggiarsi a qualcosa.

Mariella Buscemi – Stati d’Animo

C’è chi vive il piombo e chi vive l’oro, entrambi sono tempi che ci appartengono. Ciò che accomuna questi due momenti sono l’egoismo, la meschinità, la grettezza, l’individualismo che assumiamo in entrambi. Il piombo col suo peso ci anestetizza da ogni sensorialità, costruendo un granitico cinismo; l’oro ci rende avidi, paurosi di poter perdere le nostre ricchezze e altrettanto cinici per le sofferenze altrui, come se il male degli altri potesse contaminarci e farci cadere in povertà. Entrambi i tempi si esprimono con l’urlo primordiale che è dentro noi, la voce straziante dei no al male del mondo che si risveglia.

Mariella Buscemi – Stati d’Animo

E la sera arriva e chi ha un po’ di coscienza mette sul piatto della bilancia il suo giorno per intero; a volte, crollo ancor prima perché la coscienza, anche se più pesante, sembra essere più leggera della stanchezza e già il mattino seguente, per fortuna o per semplice rintontimento, è amnesia. Ma quando la notte ce la faccio, mi ritaglio questo spazio e parlo sola, comunque col tetto e penso: fortuna poter contare in un tetto sulla testa e mi giro dall’altra parte più serena!