Milan Kundera – Libri
Gli era rimasta soltanto la paura delle donne.Le desiderava ma lo spaventavano.
Gli era rimasta soltanto la paura delle donne.Le desiderava ma lo spaventavano.
Ma il dolore non intende prestare ascolto alla ragione, perché il dolore ha una sua propria ragione che non è ragionevole.
Due esseri che si amano, soli, isolati dal resto del mondo… è molto bello! Ma di che cosa parlerebbero tutto il tempo? Per quanto spregevole sia il mondo, essi ne hanno bisogno per potersi parlare.
Era la vertigine. L’ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa.
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l’amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come uccelli sulle spalle di Francesco d’Assisi.
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Sul rispetto nei confronti degli animali l’umanità ha combinato una catastrofe, un disastro così grande che tutti gli altri ne scaturiscono.
Il vero esame morale dell’umanità è il suo rapporto con coloro che sono alla mercè degli animali.
Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l’uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.
La stupidità deriva dall’avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall’avere una domanda per ogni cosa.
La vera bontà dell’uomo si può manifestare in tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non rappresenta alcuna forza.
Quando ti guardo, ho la sensazione che tu ti stia trasformando nell’eterno tema dei miei quadri.
Allora si guardava con più ostinazione, cercando con la forza della volontà di cancellare la fisionomia della madre, di sottrarla, così da far rimanere solo ciò che era lei stessa. Quando ci riusciva era un momento di ebbrezza l’anima saliva sulla superficie del corpo come quando un equipaggio irrompe dal ventre della nave, riempie tutto il ponte di coperta, agita le mani verso il cielo e canta.
Ma è proprio il debole che deve esser forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter fare del male al debole.
Forse non siamo capaci di amare proprio perchè desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa (l’amore) dall’altro, invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semlice presenza.
Legare l’amore al sesso è stata una delle trovate più bizzarre del Creatore.