Oscar Wilde – Libri
I libri che il mondo chiama immorali sono quelli che rivelano al mondo la sua vergogna.
I libri che il mondo chiama immorali sono quelli che rivelano al mondo la sua vergogna.
È veramente straordinario come la gente oggiogiorno vada in giro dicendo cose che sono assolutamente vere e attendibili.
Ho la sensazione di aver dato tutta la mia anima a qualcuno che la usa come se fosse un fiore da mettere all’occhiello, una piccola decorazione per gratificare la sua vanità, un ornamento per un giorno d’estate.
La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde.
Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l’unica cosa che può rendere misteriosa – o splendida – la vita moderna.
Ognuno di noi riunisce il sé il cielo e l’inferno.
Adoro le maldicenze che riguardano gli altri, ma quelle che mi riguardano non mi interessano. Non hanno il fascino della novità.
L’Accademia è troppo grande e troppo volgare: ogni volta che vi sono stato v’era tanta gente che non ho potuto vedere i quadri, e tanti quadri che non ho potuto vedere la gente, e questo è anche peggio.
Ma d’un tratto egli si alzò e, chiudendo gli occhi, si pose le dita sulle palpebre come per tenere in sé prigioniero qualche bizzarro sogno da cui temeva destarsi.
Oggigiorno si conosce il prezzo di tutto, ma non si conosce il valore di niente.
Soltanto le cose sacre meritano di essere toccate.
La sola differenza tra un capriccio e una passione lunga quanto la vita è che il capriccio dure di più.
Il peccato è veramente l’unico motivo di colore rimasto alla vita moderna.
Era sempre in ritardo, per principio, essendo una delle sue teorie che la puntualità è la ladra del tempo.
“Si” continuò “per te valgo meno del tuo Ermes d’avorio o del tuo fauno d’argento: quelli ti piaceranno sempre, ma fino a quando io ti piacerò? Probabilmente fino al giorno in cui avrò la prima ruga. Adesso capisco che perdendo la bellezza, quale essa sia, si perde tutto: ecco quello che mi ha insegnato il tuo ritratto. Lord Enrico Wotton ha perfettamente ragione, la gioventù è l’unica cosa che meriti di essere posseduta. Quando mi accorgerò di invecchiare mi ucciderò”. […] “Questa è opera tua Enrico” disse il pittore amaramente. Lord Enrico si strinse nelle spalle: “Questo è il vero Dorian Gray, tutto qua”.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l’esistenza dell’anima.
C’è una specie di fato che perseguita le nostre buone decisioni. Ci si decide sempre troppo tardi.