Paola Melone – Filosofia
Non so: e questo è tutto quello che so.
Non so: e questo è tutto quello che so.
Niente è più folle di una dichiarazione di sanità mentale.
Si può evitare di fare errori, basta non fare niente: e questo è il più grande degli errori.
Amo l’ultima foglia… è così ostinatamente attaccata alla vita.
Il dubbio ha il coraggio che la certezza non possiede.
La normalità è il rifugio dei mediocri.
La critica è la massima espressione dell’intelligenza di un individuo, l’offesa la massima espressione dei suoi limiti.
Pensiero: altro nome della libertà.
La felicità non è saper coltivare, ma saper cogliere.
Chi si pone su un piedistallo, puntando il dito sugli altri, sappia che non è l’ultimo anello della catena e che verrà additato a sua volta.
Un pensiero statico, immobile, ancorato ad inamovibili convinzioni dettate dalla certezza e dall’ostinazione, imputridisce come l’acqua quieta di uno stagno, fino a diventare un fossile; il pensiero nobile, quello che non si irrigidisce in ingranaggi arrugginiti dalla caparbietà, è movimento ed è la più sublime forma di dinamismo umano.
Il pensiero fa di un uomo un individuo, la scelta fa di un individuo un uomo.
Chi ignora, si muove a tentoni nello spazio della conoscenza, poiché ha come unica guida, la cecità dell’intelletto.
Non esistono strade giuste da intraprendere, esistono solo vie da esplorare.
Molti pensano che la vita sia un’occasione: sbagliato, la vita è l’occasione.
La distanza è una condizione mentale.
Ecco cos’è l’immaginazione: un pensiero alato, con destinazione ignota.