Rossella Porro – Abitudine
Al festival dell’ovvio regalano i biglietti: ecco spiegata la ressa.
Al festival dell’ovvio regalano i biglietti: ecco spiegata la ressa.
Ogni piccolo traguardo raggiunto nasconde un’insidia: spesso non si fa in tempo a goderne che se ne affaccia un altro all’orizzonte.
Aspettare il domani sperando che arrivi qualcosa di meglio è solo una sciocca illusione che ci raccontiamo per non essere capaci di vivere il presente: il meglio non sempre deve ancora arrivare alle volte è già arrivato e non lo vediamo.
La mediocrità spesso ha qualcosa di insopportabile: la presunzione!
Dovresti smetterla di usare il condizionale per quello che vuoi.
Oh gli uomini non assolvono, impietosi giudicano e da ipocriti biasimano il giudicare altrui. Non ascoltano e fanno la morale, maestri della teoria sfuggono la pratica, l’esperienza, il vissuto che solo quando è vissuto può essere compreso. Dinanzi alla condanna già annunziata non vale perdersi nella strenua difesa, si tace perché il silenzio non ha voce per bussare dietro a porte chiuse.
Sono allergica per natura alla stupidità di chi ritiene il proprio pensiero l’unico possibile.
Alla fine si diventa immuni, immuni da tutto, neppure la delusione ci addolora più, anzi, ci porta sollievo.
Serve sempre qualcuno che sappia ascoltare quando si ha qualcosa da raccontare.
Detestabili sono coloro i quali sono animati dalla convinzione di essere più di quel che sono, ma quelli che credono di essere meno di quello che valgono sono i più pericolosi. Vanno salvati dal loro più grande nemico: se stessi.
Siamo così rigidi nel giudicare gli altri e così indulgenti verso noi stessi, tanto da non comprendere realmente i nostri errori, ma sapersi guardare dentro con onestà è cosa da pochi: non tutti amano il rischio di scoprirsi brutti. Meglio vedere il brutto negli altri: è più facile e sicuro.
Siamo responsabili delle nostre parole, non delle interpretazioni che gli altri ne danno.
Se vuoi vedere il brutto in ogni cosa non farai nessuna fatica, tutti sono capaci a farlo, ma il difficile è trovare qualcosa di bello dove tutti vedono il brutto e io ti sfido a farlo.
La miglior cosa che si possa fare quando non si ha nulla da dire è tacere.
Certe persone sono talmente fastidiose che pure da assenti infastidiscono.
C’è gente che ama tanto se stessa che rimane estasiata persino quando dice scemenze.
Si può anche fingere che tutto vada bene, si possono anche accuratamente evitare le domande perché conosciamo le risposte, ma che senso ha evitare di farsi del male quando è il silenzio che ergiamo come un muro che in realtà ci divide e non serve la distanza perché anche vicini saremmo distanti.