Stefano Del Degan – Società
Le “Non Notizie” veleggiano, coprendo le manchevolezze istituzionali.Questa è l’unica vera Eversione nei confronti del cittadino.
Le “Non Notizie” veleggiano, coprendo le manchevolezze istituzionali.Questa è l’unica vera Eversione nei confronti del cittadino.
Non ti concedi ciò che vuoi veramente, ma convivi il quotidiano caotico di una società che impone ritmi e scelte.Sei incatenato in una prigione chiamata “libertà”, ma è solo un’illusione creata artificiosamente, perché questa è stata abilmente creata da chi vuole reggere il potere.Limitando il vivere, ci offrono la possibilità di scegliere, ma oggi le nostre opzioni sono destinate a confluire nei profitti dei pochi che continuano il loro arricchirsi impoverendo le masse.Anteponi la base al vertice in ogni istante, è tempo di ribellione.
L’uomo Ingiusto costruisce le gabbie per controllare la Libertà, ma in tal modo anch’egli ne finisce prigioniero.
Umani dovremmo esserlo nell’ordinario quotidiano, invece barattiamo il Vivere muovendoci nel fango.
Nel caotico esistenziale dell’oggi non cercare quello che già hai, ma chiudi gli occhi saziandoti del nuovo “antico” sapere.
Interagisci con il creato, perchè nulla puoi possedere… se non i sentimenti scolpiti nel tempo.
Il silenzio può torturare, ma in esso navigano sinfonie, rispettandolo si possono trovare la Luce e il Vento… che imperano, indicandoti il tortuoso cammino fatto di continui saliscendi, nel fascino delle nebbie e del grigiore che ci avvolge…
Lascia il peso delle certezze accumulate nel tempo e inoltrati nel viaggio che ti riporterà nell’io.
Migliora il tuo essere quotidiano, ascoltando e ascoltandoti.
Solo respirando il muoversi del vento, puoi camminare armoniosamente con te stesso…
Non c’è saggezza nell’uomo, che continua ad atteggiarsi, piuttosto che ad essere…
Chi troppo lavora non sa sognare, e la saggezza viene dai sogni.
La nostra saggezza, che abita nella mente e nei pensieri, è povera e debole.
Vorrei poter ascoltare il mio Io, ma la nostra “Libertà” non sempre lo permette…
Lo “spirito” in volo crea la luce per l’esistenza dell’uomo che vive.
Uomo, non continuare a realizzare fragili opere accessorie, mutando il creato, con l’utopia di governarlo; ma edifica nobilmente il vuoto che c’è in te.
Uomo, quando riuscirai a percepire il pianto della grande montagna nel partorire il fiume; sarai momentaneamente fuggito dall’ordinaria quotidianità, e dal suo malinconico grigiore.