Alessia Marcuzzi – Televisione
Le gente polemizza sulle trasmissioni che guardano tutti.
Le gente polemizza sulle trasmissioni che guardano tutti.
La telecamera per me – posso dirlo? – è come un orgasmo.
La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società.
I giornalisti mutano spesso in falsi attori.
La caccia mi da lucidità, precisione; il killer che è in me migliora il padre.
La televisione vive di cinema e il cinema muore di televisione.
Un libro si vergogna per te ogni volta che guardi il grande fratello.
Per abbassare l’indice a certa televisione, basterebbe alzare il medio.
D’intelligenza canide mai si scriverà esaustivamente.Di demenza umanoide con pochi zapping si satura la mente.
Altro che Mosè, Cristo o Maometto è la televisione il profeta che l’umanità aspettava da millenni.
Quando la gente non ha più niente da dire va in televisione, ma solo quelli che non hanno mai avuto niente da dire possono partecipare ai reality.
Nel mondo dello spettacolo la testa è importante, ma il sedere è fondamentale.
Il cabaret era nato come spettacolo di pensiero, considerato “d’elite”, dove anche la stupidità aveva risvolti intelligenti e dove l’intelligenza poteva permettersi risvolti di stupidità.
Ormai c’è più film nelle pubblicità che pubblicità nei film.
Per un sentimento profondo non basta l’apnea, serve tempo.
Alla fine si sa come comincia e si sa come finisce, se non fai quel finale la gente rimane scontenta. Questo è il trucco perché è un caso comune: la moglie scontenta, il marito che esce, lavora, ha gli amici, ha più distrazioni e la moglie deve stare sempre in casa, per cui che barba che noia è la morale che, nonostante tutto, la vita di coppia è anche questo.
Puoi dire la più insignifacante minchiata, ma se la dici in televisione sei un figo.