Serena Cerullo – Televisione
Quando la gente non ha più niente da dire va in televisione, ma solo quelli che non hanno mai avuto niente da dire possono partecipare ai reality.
Quando la gente non ha più niente da dire va in televisione, ma solo quelli che non hanno mai avuto niente da dire possono partecipare ai reality.
Nel mondo dello spettacolo la testa è importante, ma il sedere è fondamentale.
Il cabaret era nato come spettacolo di pensiero, considerato “d’elite”, dove anche la stupidità aveva risvolti intelligenti e dove l’intelligenza poteva permettersi risvolti di stupidità.
Cos’è la televisione? Una finestra sui problemi del mondo.
Quando la coscienza non avverte niente di sbagliato, che c’è da sentirsi inquieti, che c’è da temere?
Le gente polemizza sulle trasmissioni che guardano tutti.
La telecamera per me – posso dirlo? – è come un orgasmo.
La televisione è come una spugna: raccoglie tutto ciò che c’è sul pavimento e quando vai a spremerla esce fuori il succo della società.
I giornalisti mutano spesso in falsi attori.
La caccia mi da lucidità, precisione; il killer che è in me migliora il padre.
La televisione vive di cinema e il cinema muore di televisione.
Un libro si vergogna per te ogni volta che guardi il grande fratello.
Per abbassare l’indice a certa televisione, basterebbe alzare il medio.
Grazie Mike, il ringraziamento più sentito è dettato da un ricordo adolescenziale, non fosse stato per te dagli 8 ai 12 anni sarei andato a dormire alle 20, dopo Carosello, invece per una sera la settimana mi era concesso di stare in sala, davanti al tubo catodico per vedere il programma nazionale.I “grandi” quel giorno dicevano “cosa fai stasera?””Mah, non so… uhh ma oggi è giovedì… a casa c’è Rischiatutto”.Ciao Mike, stavo attendendo con ansia il nuovo Riskytutto,chissà se lo farai Lassù, sopratutto chissà se sapranno risponderti.Ciao Mike, straordinario mito.
Per sopravvivere in televisione senza diventare l’imitazione di sé stessi occorre un solido senso della misura, il coraggio di sparire ogni tanto.
In montagna, passavo la mezzanotte nell’oscurità dei boschi ad ammirare l’incredibile spettacolo del cielo stellato, illuminato dal plenilunio.Pensavo che se si dovesse pagare, per poterlo fare, ci sarebbe la fila… Ma disgraziatamente, la gente paga il canone del televisore.
Fazio: Ma tu te lo ricordi il primo giorno della televisione, quella che tu hai inaugurato nel 54?Bongiorno: Beh, certo. È stata una giornata indimenticabile. Era il 2 o il 3 di gennaio, mi pare. Allora, io già stavo facendo un programma sperimentale che si chiamava “Arrivi e Partenze”. Siccome non avevano ancora dei programmi pronti, fecero tutta la cerimonia di inaugurazione e poi mi hanno fatto fare una puntata di “Arrivi e Partenze”, che è il programma storico della televisione. Non lo dimenticherò mai.