Antonio Rega – Tristezza
Ci sono persone che al posto del cervello hanno la cioccolata senza zucchero… questo è uno dei principali motivi della loro terrificante “amarezza”.
Ci sono persone che al posto del cervello hanno la cioccolata senza zucchero… questo è uno dei principali motivi della loro terrificante “amarezza”.
Ma io non penso alla solitudine come causa dell’amore e non penso nemmeno che sia profonda come l’amore, questo lo è molto di più. Io la solitudine la vedo come scoperta, come un arrivo. All’incontrario di tutto ciò che pensa la maggior parte delle persone, che la solitudine sia triste, io la trovo bella e piena di sfaccettature e soprattutto come una meta in cui ognuno di noi dovrebbe arrivare. Chi non conosce la bellezza della solitudine non può comprendere e conoscere la bellezza dell’amore. La solitudine è rara e saper apprezzarla è un grande passo.
L’occhio è cieco se il cuore non sente la sofferenza.
Chi grida dolore è perché urla solitudine.
L’assenza di voi crea quel vuoto incolmabile che non riesco a riempire coi soli ricordi.
Le tempeste più rumorose sono quelle che scoppiano dentro l’anima e non sono passeggere!
Mollare per riavere, cadere per rialzarsi, perdere se stessi per ritrovarsi poi più grandi. Amare il dolore perché è nella sofferenza che doniamo a qualcuno o a qualcosa noi stessi.
Soffri molto quando vedi la causa che ti frantuma l’anima e ti crea crepe nel cuore, e non puoi fare nulla. Solo con il passare del tempo, forse ci sarà una soluzione, ma a volte il tempo sa essere più doloroso del dolore stesso.
A chi mi vuole bene lascerò le mie tristezze e i miei pensieri. Mi dispiace, amici miei, vorrei donare a voi sorrisi e beni ma i beni non li ho mai avuti ed i sorrisi li ho perduti osservando il mondo.
Dopo sofferenze e delusioni il mio cuore è diventato freddo come l’inverno.
Ho chiesto al tempo quanto sarebbe durato ancora il mio dolore e lui ha risposto “Lasciami andare!”
Sorrido malgrado la tristezza, la delusione e lo sconforto proprio mentre una lacrima mi riga il viso.
Chi ha sofferto vede tutto in modo diverso. Mentre gli altri osservano una panchina, loro rivivono il ricordo di una mattina. Mentre gli altri raccontano quella storia con frasi sdolcinate, loro scorgono quelle ferite mai andate. Mentre gli altri sorridono per un messaggio, loro maledicono il giorno in cui se lo ritrovarono di fianco. Mentre gli altri vedono l’amore, loro vedono un’altra illusione. Quelli che han sofferto li riconosci dal profilo. Sono col naso all’insù, cercando tra le stelle ancora qualche speranza in più.
Ho smesso di dare agli altri tutto ciò che posso, perché? Perché l’ho sempre fatto ed indietro mi è solo tornato dolore.
Certe sere sono cosi: ti guardi intorno circondato da persone ed è come essere solo.
Chi finge di essere forte nasconde dentro una sofferenza repressa.
Basta ipocrisia. Basta egoismo e menefreghismo. Sono davvero delusa e nauseata da tutto questo. Non comprendo non posso comprendere chi non ha occhi, che per se stesso!. Non posso capire chi, ha un solo interesse; “fregarsene del prossimo”. Basta. La vita è pesante si sa ma fregarsene di tutto e di tutti è schiacciante!