Sergio Rimondot – Tristezza
È volendo colmare quel vuoto che avevo dentro che mi sono ritrovato pieno, di niente.
È volendo colmare quel vuoto che avevo dentro che mi sono ritrovato pieno, di niente.
Tutto passa, anche i dolori più forti.
È assolutamente vero: ho capito che ci soffri di meno se non ti aspetti niente.
Il dolore del cuore è un male insopportabile per la mente.
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Sono pieno di Stelle. Vuoto come l’Universo.
La condanna peggiore è il rimpianto.
Ascolta a tua solitudine, ti indicherà la via.
Una ricetta sicura di infelicità? Il sommarsi di due “rimedi”.
Le lacrime sono gli acquazzoni estivi sull’anima.
Le persone che comprendono, non sempre sono in grado di consolare, perché hanno già provato lo stesso dolore, sanno quanto risulterebbero banali e inutili le parole colme di commiserazione. Si limitano a stare zitti, a stringerti una mano, ad accoglierti con un abbraccio. A volte restano immobili, schiacciati dalle emozioni.
Che tristezza quando urli a squarciagola che hai la verità e non vieni creduta, perché qualcuno, prima che potessi difenderti, ha sporcato la tua immagine e le tue azioni con la calunnia.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
Spesso non troviamo un significato logico agli ostacoli, o meglio, paletti che ci mettiamo noi stessi lungo il percorso della vita, ostacoli che ci fanno cambiare modo di ragionare e vivere, il tutto spesso senza una ragione logica, perché senza logica è il meccanismo che lega il cuore alla mente.
Ci sono giorni in cui vorrei non sentirmi così vuota, incompleta. Giorni in cui vorrei non guardare indietro e non ricordare i tanti rimpianti e i pochi rimorsi provati. Ci sono giorni difficili, in cui costa far finta che tutto vada bene. Giorni in cui avrei voglia di non ascoltare i mille pensieri che mi si accavallano in testa e non sentire così pungenti le tante ferite del passato. Ci sono giorni bui, bagnati di quella pioggia che scende silenziosa dagli occhi. Giorni che non si possono colorare, perché è la mia anima ad essere sbiadita ed incolore. Ci sono giorni in cui vorrei poter trovare un rifugio sicuro, protetto e nasconderci per sempre il mio cuore.
È proprio quando hai tutto che ti rendi conto di non aver ottenuto niente.