Nicolò Mino – Tristezza
E quando sparirò componiti le domande di perché lo fatto e risponditi da sola perché non ci sarà più nessuno a darti spiegazione.
E quando sparirò componiti le domande di perché lo fatto e risponditi da sola perché non ci sarà più nessuno a darti spiegazione.
In ogni lacrima c’è un piccolo frammento del proprio mondo sgretolato…
Ed è quello il momento più brutto quando ti rendi conto che in realtà non sai niente di lui…
Sono vuota. Non ho senso.
Per una volta, per una sola volta avrei voluto dimenticarmi di tutto così ho lasciato sulla sabbia le mie orme: che le cancelli il mare.
Le lacrime che si versano non sono mai inutili, perché sono la piena dimostrazione che ciò che proviamo viene direttamente dalla nostra anima!
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
E come un navigatore solitario…Arriva la sera,la notte,e come un navigatore solitario…la mia unica compagna è la solitudine.La notte trafigge il cuore,questa solitudine, fredda come il ghiaccio arriva fino all’anima e rende tutto inerme.Le fiamme di un fuoco che di giorno bruciano,nella notte diventano fuoco freddo che non possono scaldarmi il cuore.Attendo i sogni,sperando che riescano a vivere e la speranza che si avverino,che scacciano per sempre le notti di solitudine.Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano,ed io precipito in questa notte,io che non riesco a sognare.Niente di più triste è restare soli per chi è portato ad amare.Le notti diventano eterne, senza fine,ma ogni mattino è una nuova speranza,la felicità di esserci ancora.Ma avrò abbastanza energie per agire, per continuare?
La tristezza… una compagna di viaggio… con destinazione!
Assordante è il rumore dell’Indifferenza.
Ti odio. Ti odio per tutto quello che non dici, per tutto quello che non fai. Ti odio perché riesci sempre a far uscire la parte peggiore di me. Ti odio perché ti allontani, perché mi respingi. Ti odio per tante altre cose. Ti odio… Perché solo questo posso fare.
Quanto vorrei che i ricordi non diventassero tormenti… e che i tormenti non diventassero dei ricordi…
Provate mai a guardarmi negli occhi prima di chiedere “Come stai”?
La solitudine è una scatola oscura dove l’unica cosa visibile sono il dolore, la malinconia, la frustrazione, la tristezza… dove senti la tua anima gridare disperatamente aiuto; senti il suo affanno, la vedi aggrapparsi angosciosamente a quei ricordi in cui la tua vita era lieta, alla speranza dell’inizio di giorni migliori, alle persone che incroci per strada, non importa chi sia la persona in questione: l’importante è sentirsi meno soli, meno vuoti.
La più grande delle sofferenze:piangere nel cuoresenza mostrare lacrime…
Spento, mi sento spento, come la fiamma di una candela che sta per consumare l’ultima cera rimasta…Lacerato dentro, senza via d’uscita… Non c’è un perché, solo nel pianto trovo un po’ di conforto…
È nell’anima dolce che ristagna la sofferenza più amara.