Erma Bombeck – Viaggi e vacanze
Per anni io e mio marito siamo stati a favore della vacanze separate, ma i nostri figli sono sempre riusciti a trovarci.
Per anni io e mio marito siamo stati a favore della vacanze separate, ma i nostri figli sono sempre riusciti a trovarci.
Mare lento e assolato, onde silenziose. Profumi intensi di resine. Fruscio di foglie, scintillio di neve. Colori inattesi, petali, ali leggere. Aroma di pane sfornato, una fontanella. L’ombra di un pino: un bel Brunello, salame e sfilatino, nel sottofondo delle cicale. Basta così.
Due magie, viaggi e vacanze, si traducono in rovelli angosciosi, mentre sparisce anche l’idea di tempo libero. Meno lavoro, meno soldi: tempo disperato, senza soluzioni. Più lavoro, meno soldi: tempo ossessionato, complicazioni. Fallimento del turismo, fine di un mondo classico, estinzione di novità velleitarie, collasso della formazione, scuole, corsi regionali, università. Morte del lavoro, delle vacanze, dei viaggi e della libertà. Comincia la migrazione.
Paese che vai sosia che trovi.
Il viaggio è una specie di porta, attraverso la quale, si esce dalla realtà.
Il viaggio è più importante della meta.
Un viaggio rappresenta un luogo da raggiungere, una meta da visitare, per tutti. Il mio viaggio consiste nell’assistere alla rivelazione più grande e segreta della vita nel luogo prescelto, e con chi prescelto lo è stato.
Lo sguardo,scruta il paesaggio in corsa.Cerco il particolare,e fisso le immagini di un lembo di vita:un bambino saluta,una donna assorta alla finestra,e un uomo concreto che traffica con se stesso.
Ci sono alcuni viaggi che non possono esser definiti Viaggi. Non dipende dal luogo in cui ci si reca. Se non si è liberi da certi pensieri è come se rimanessimo ancorati al nostro punto di partenza: ogni cosa viene vista con gli stessi occhi e tutto appare uguale, come se non si fosse mai partiti.
Viaggi per i sentieri infiniti del mondo con occhi increduli innanzi a ciò che di più grande non credevano di poter vedere. Un battito di cuore si incolla ad ogni passo lasciato sul terreno e il ricordo del tuo viaggio brillerà ad ogni successivo palpito.
Il tuo corpo è un’invitante autostrada.Mi son fatto il Telepass, è più comodo.
Il viaggio del poetaPoetare diventa un percorso interiore dell’anima alla ricerca della Verità relativa e trascendentale. Ogni poesia diventa un viaggio che permette di percepirne un aspetto. Il poeta, nel suo surreale cammino, va oltre i rumori e le immagini dell’Apparenza e annaspa nei meandri dell’essenza del suo Essere e tenta ogni volta di percepire quella luce che gli permette di contemplare, annullando se stesso, ciò che ci trascende.
I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
I viaggi più belli sono quelli che si fanno sognando. E i paesi più meravigliosi sono quelli che non esistono.
Adoro le città che non cambiano mai. Potrei ritornarci tra cento anni ed essere sicura di dove mi trovo.
Tutti dicono che la vita sia la cosa più bella… ma cos’è questa quando non la puoi condividere con nessuno?