Walter Domer – Stati d’Animo
Ieri, oggi, domani il tempo può trasformarsi nel giorno… ma io posso trasformarmi nel tempo?
Ieri, oggi, domani il tempo può trasformarsi nel giorno… ma io posso trasformarmi nel tempo?
“La sua malattia è diventata più seria dopo il mio ictus. Per Clio è stato difficile, come lo sarebbe stato per chiunque. Era convinta che le sarebbe successo qualcosa di orribile. Prima Justin, poi io. Secondo lei ci aveva persi entrambi. Ha cominciato ad avere delle paure. Prima erano poco significative, incubi passeggeri che non interferivano con la sua vita quotidiana, ma poi sono peggiorate al punto che il minimo mal di testa si trasformava per lei in un tumore al cervello. Un mal di schiena in un tumore alle ossa. Un ritardo in un incidente mortale. Si aspettava sempre una disgrazia. Era un comportamento irrazionale. Dapprincipio non ci facevo molto caso.”[…]”Con il passare del tempo, però, mi sono reso conto che c’era qualcosa che proprio non andava. Lei piangeva in continuazione, veniva da me a mostrarmi ogni gonfiore, neo, lentiggine che pensava le fosse comparso sul corpo. Un neo era un melanoma, un livido il segno di qualche malattia mortale. Non dormiva. Perdeva peso. Io non sapevo che fare per aiutarla e mi era difficile stare a guardare.”
Non si può costruire nulla se si vive sospesi nell’attesa.
Ma come fai a fregartene di tutto,? Beh, è più semplice di alzarsi la mattina con la paura di dover affrontare i problemi, è più semplice lasciare la gente ignorante e stupida fuori dalla tua vita che spiegargli cosa è giusto, tanto non ti capisce.
Ho dovuto catapultarmi in certe realtà per capire che non facevano assolutamente per me. Ho voluto vivere in prima persona certe situazioni per non soffermarmi a stupidi pregiudizi, che per altro ho sempre detestato. Volendo questo atteggiamento può essere interpretato ipocrita e, perché no, stupido. Ma è il mio modo di vivere e di esplorare il mondo, per poi tornare a casa e capire chi sono davvero.
La ragione è la perfezione, l’emozione è l’imperfezione. Io preferisco l’emozione.
Ho così tante cose da dirti, da raccontarti. Ma quella voce fredda che non riconosco blocca le mie parole in gola. Quante cose mi sono successe e tu non ci sei per abbracciarmi e capirmi. Ora comprendo il senso della parola sola.