Paolo Libert – Scienza e tecnologia
La matematica è l’ordine mascherato della natura.
La matematica è l’ordine mascherato della natura.
Non capisco bene perché gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli.
Guardando l’universo, sia dal punto di vista “Spaziale”, come insieme di luoghi, sia dal punto di vista “Temporale”, dove più universi si differiscono l’uno dall’altro anche solo per “un secondo”, avvertiamo l’incapacità di trovare un punto di inizio e uno di fine, cosa c’era prima e cosa ci sarà dopo…
Il misfatto di Galileo può esser considerato il “peccato originale” delle scienze naturali moderne. Della moderna astronomia, che interessava profondamente una classe nuova, la borghesia, perché appoggiaava le correnti sociali rivoluzionarie dell’epoca, egli fece una scienza specialistica strettamente limitata, la quale naturalmente proprio grazie alla sua “purezza”, ossia alla sua indifferenza per il sistema di produzione, potè svuilupparsi relativamente indisturbata. La bomba atomica, come fenomeno tecnico non meno che sociale, è il classico prodotto terminale delle sue conquiste scientifiche e del suo fallimento sociale.
Se c’è amore per l’uomo, ci sarà anche amore per la scienza.
Ginevra, 9 settembre 2008: 3000 scienziati spendendo miliardi di euro hanno finalmente trovato la “particella di Dio”…Hanno provato enorme stupore condito da un certo disappunto quando si sono accorti che si trattava dell’amore…Ovviamente nello sconforto globale si sono accorti di non essere capaci di riprodurlo…La domanda sorge spontanea… e se invece con tutti quei soldi avessero per esempio convertito le fabbriche che producono mine-antiuomo (antibambino in realtà… ) in fabbriche di pompe per estrarre l’acqua ad esempio? Ecco… appunto… sarebbe stato un gesto d’amore… ma gli uomini davvero non ne sono capaci…
Nelle previsioni più ottimistiche, non più del 5 – 10 percento della popolazione mondiale, riesce a comprendersi per potere dialogare direttamente. Sarebbe il colmo, motivo di biasimo e indice di inferiorità della razza umana, se extraterrestri, provenienti da lontane galassie, fossero in grado di comprendere e comunicare con le popolazioni del nostro pianeta.