Edvania Paes – Abitudine
Ho una memoria notevole. Scrivo note e note per non dimenticare. Ma poi non mi ricordo di leggerle.
Ho una memoria notevole. Scrivo note e note per non dimenticare. Ma poi non mi ricordo di leggerle.
La vita se pur con ingannevole sorriso va affrontata,non importa se ti delude, se non meriti questodevi tener duro, sperarealtrimenti cadrai nell’oblio più profondo,a volte si sta sull’orlo e si sta per cadere, a volte sei lontano dalla tentazione di buttarti…
Ci sono persone talmente abituate al buio, al dolore, che la luce la considerano un qualcosa da temere piuttosto che da abbracciare o da amare mentre il buio invece lo reputano qualcosa di sicuro; perlopiù un rifugio per il loro stesso dolore. Si potrebbero definire masochisti ma, d’altro canto, queste persone si possono cercare di comprendere poiché non tutti sono così coraggiosi da riuscire ad amare anche il buio in tutte le sue sfumature.
La vita è un lavoro che non si ferma mai.
Non sbagliare per monotonia, cerca solo un’altra via.
C’è un progresso qualitativo nella cattiveria della gente, per molti migliorarsi in questo aspetto è come superare un difficilissimo esame universitario, inversamente domina nell’animo di molti un analfabetismo di cuore, di dolcezza, d’amore!
A volte capire le cose ci complica soltanto la vita.
Aspettative e depressione: la depressione a volte è un male voluto perché ce l’andiamo a cercare, tantissime persone hanno sofferto per la sola ragione di essersi sentite tradite dalle loro aspettative, è solo una questione di calcoli, bisogna abbassare le proprie aspettative.
Sto cercando di migliorare il gusto del mio tè, ma per quanto aggiunga zucchero, il sapore non cambia. Se non si rispetta la giusta dose di foglie di tè, l’amarezza resta, la dolcezza dello zucchero non è in grado di nasconderla, tienilo bene a mente.
Ci sono cose talmente personali che raccontiamo soltanto agli sconosciuti.
Se vuoi presenza, sii presente. Se vuoi ascolto, porgi ascolto. Se vuoi fiducia, dai fiducia. I sentimenti a senso unico hanno vita breve. Non creano legami, ma sterili monologhi.
Quando l’uomo finisce di stupirsi, la sua vita è diventata abitudine.
Nulla è come sembra, tutto è come vogliamo che pare, ma niente è come dovrebbe essere.
Chi non dice mai grazie, mai ne riceve.
Ci sono abitudini più o meno radicate nella nostra vita, abitudini che possono essere modificate o debellate disabituandoci. L’unica abitudine a cui non riesco ad abituarmi è il convivere con me stesso!
Non amo vivere per troppo tempo nello stesso posto; ripudio da sempre l’abitudine, la rifuggo. Ho bisogno dell’euforia che si impadronisce di me per il nuovo, di vivere sensazioni differenti e vedere il passato che fino a poco prima era il presente, ampliando la distanza focale.
Una semplice abitudine si trasforma in una ricerca esasperata. La ricerca di quello che ti dà piacere. Ma a un certo punto qualcosa cambia e la rotta s’inverte. Smette di farti del bene e inizia a farti del male. Ogni giorno di più perché, purtroppo, per quanto ci stia lentamente uccidendo rinunciarci è peggio.