Tiziano Meneghello – Accontentarsi
L’invisibile lo percepiamo, l’inesistente lo immaginiamo, ciò che abbiamo lo dimentichiamo.
L’invisibile lo percepiamo, l’inesistente lo immaginiamo, ciò che abbiamo lo dimentichiamo.
Colui che vive sereno in una condizione qualunque non conosce ancora la natura della sua stessa anima. Anima errante, nella pace della sua ignoranza, non conoscerà se stesso.
Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le alternative. Se non fossimo costretti a scegliere, saremmo immortali.
Piangevo perchè non avevo le scarpe, poi mi voltai, e vidi un uomo senza piedi…
Un giorno portai alla maestra una mela e lei mi diede un bacio. Il giorno dopo le portai un’anguria ma lei non capì.
Guai a chi si contenta di poco!
Ci sono piaceri per tutte le condizioni; limitate i vostri desideri, misurate le vostre forze, starete bene qui o starete male dappertutto.
Nessuno si appaga del stato suo, eccetto qualch’insensato e stolto, e tanto più quanto più si ritrova nel maggior grado del fosco intervallo de la sua pazzia.
“Benedetto l’uomo che non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso” era la nona beatitudine.
Preferisco essere più di quello che appaio, piuttosto che apparire più di quello che sono.
Non è mai poco quello che è abbastanza.
È meglio abbassarsi con gli umili che spartire la preda con i superbi.
Ti diranno sempre di non accontentarti mai ma pensaci bene… forse tu meriti esattamente quello che hai già.
Non ho ancora capito se il mondo mi va troppo largo o troppo stretto.
In verità tutte le cose piccole sono belle.
Mi accontento di quello che ho, perchè prima di questo non avevo nulla.
Andare per la propria strada o condividere la vita.