Alberto Martini – Cielo
Quando guardo il cielo spero che tu stia facendo lo stesso.Abiti a non più di una 20 di km da me ma il cielo sembra essere l’unico ponte che possa avvicinarmi a te ora come non mai così distante.
Quando guardo il cielo spero che tu stia facendo lo stesso.Abiti a non più di una 20 di km da me ma il cielo sembra essere l’unico ponte che possa avvicinarmi a te ora come non mai così distante.
Nell’orizzonte vedo un forte vento soffiar fra il bel paese e il gran mare. Ogni ora grida di dolore, finché la mano di Dio ci liberò.
Come un utimo amico, questa sera sto cercando teora che tutto muore e che ho paura in fondo anche di me.Giro tutte le chiese, ma nelle chiese non ti trovo maicome posso star bene e rassegnarmi a quel che siamo noi.Come uomo tra gli uomini, mi chiederesti tu perdono?Come uomo tra gli uomini, lo capiresti che vuol dire star solo.Io non posso più credere, che nell’amore non c’è amorecome uomo tra gli uomini, avresti freddo sulla pellee voglia di morire.
Ma chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? C’è qualcuno al mondo…
Quando la sera si ricopre con una bella trapunta di stelle, là dove c’è neve, nasce qualcosa di surreale. Nasce una fiaba.
Se si potesse, vorrei scrivere nel cielo tutti i miei sogni e dopo anni vederli li, ricordarli, e se almeno uno d’essi si è realizzato scrivere vicino ad esso con una penna rossa: ecco un’altra gioia nella mia vita!
C’è un posto dove vanno i sogni e pensieri di tutti ed è il cielo. Il cielo, limpido, azzurro e luminoso, nuvoloso, minaccioso e gonfio di pioggia, rosso al tramonto, scuro, o chiaro, pieno di stelle e con la luminosa luna. È sempre lui che guardiamo ed è sempre a lui che affidiamo i nostri pensieri, i nostri sogni e le nostre speranze.