Diego Banterle – Destino
Il disegno mi accendema il pensiero, l ideami spegne.
Il disegno mi accendema il pensiero, l ideami spegne.
Nessuno sa quello che il mondo nascondema io posso trovarlodatemi ago e filovi darò la soluzione.
Io sono un serpentestrisceròin cerca di felicità.
Ogni tanto bisogna lasciar andare tutto come deve andare, lasciar succedere le cose, seguire l’onda del proprio destino e stare a vedere dove ti porta.
Solo un fesso può credere a quello che legge sui giornali.Qui sono invisibile, anche a me stesso. E qui, lungo la stradache nessuno percorre, dove non si creano preoccupazioni,dove lo spettacolo deve continuare… è dove morirò.
Credere che sia tutto scritto è sbagliato, perché a scrivere la nostra vita siamo noi!
Nessuno è mai contento della sua sorte.
Inciampai nel passato, sono caduto nel presente ed ora mi alzo in piedi per affrontare il futuro, sostenuto da un angelo incarnato che mi ama davvero.
Quando il lupo uscirà dalla sua tana… sarà allora che tu vedrai le ombre della notte!
Ripley era sola accanto al condotto e guardava la camera di decompressione aperta che aveva accanto. Ci fu un suono distinto, come di un campanello. Sulle prime pensò fosse dentro la sua testa, dove spesso si formavano strani rumori. Poi si ripetè più forte, questa volta seguito da un’eco. Sembrava provenire dalle profondità del condotto.
Il mio destino è quello di vivere consapevole di essere impotente verso le ingiustizie del mondo.
Due bambini, pensò Paul meravigliandosi. Nella visione c’era stata soltanto una figlia.
Per la mia vita – oracolo del Signore – anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno.
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
Il tempo, il dialogo e l’amore fanno miracoli!
Strano il mio destino che mi porta qui… a un passo dal tuo cuore senza arrivare mai…
Quando non capisci più da che parte sta andando la tua vita, è il momento giusto per prendere in mano il timone e cambiare rotta.