Luigi Compagnone – Filosofia
Per il cretino tutto ciò che non capisce si chiama filosofia.
Per il cretino tutto ciò che non capisce si chiama filosofia.
Ieri sera ho visto alcuni filosofi, al mercato, che portavano in giro le loro teste in canestri mentre gridavano con forza: “Saggezza! Vendiamo saggezza!”.Poveri filosofi! Devono necessariamente vendere le loro teste per nutrire i loro cuori.
Tutti i termini filosofici sono metafore, analogie, per così dire congelate, il cui significato autentico si dischiude quando la parola sia riportata al contesto d’origine, certo presente in modo vivido e intenso alla mente del primo filosofo che la impiegò.
È un grande vantaggio per un sistema filosofico essere sostanzialmente vero.
La filosofia è giudice di un’epoca: brutto segno quando ne è invece l’espressione.
La filosofia è una battaglia contro l’inganno della nostra intelligenza per mezzo del significato del linguaggio.
In filosofia si deve scendere nell’antico caos e ivi sentirsi a proprio agio.
La meraviglia è un sentimento assolutamente tipico del filosofo. La filosofia non ha altra origine che questa.
Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.
Il karate è come l’acqua calda, si raffredda quando si smette di scaldarla.
Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima
Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza.
Non c’è un metodo della filosofia, ma ci sono metodi; per così dire differenti terapie.
La coscienza è sempre coscienza di qualcosa, di qualcosa che non è coscienza.
Vuoto è l’argomento del filosofo che non dà sollievo all’umana sofferenza.
Ogni azione è relativa a ciò che si è fatto in passato e a ciò che si farà in futuro.
Folle è chi sta tra i matti pur non essendolo…