Giampiero Piovesan – Morte
Dopo la morte c’è “solo” eternità.
Dopo la morte c’è “solo” eternità.
Funerea falce nell’infinito ventre oscilla sul capo dei condannati a vita.
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Morte: è la fine della vita, appartiene a tutti noi, eppure ci spaventa ogni giorno.
E ti ricorderò così.Con quei fili d’erba illuminati dal sole, verdi smeraldi ch’erano gl’occhi tuoi.Con la vita nei sorrisi, e l’amore delle parole.E ti ricorderò così, mentre è Natale, e tu tieni sempre il banco, e dici di avere tutte le cartelle, quando invece ne hai comprate solo tre.Mentre è Natale, e mescoli tutti i numeri nel sacchetto, urlando “schiattordici” invece che quattordici.E ricorderò, che è veramente tutto surreale.Il giorno prima ci sei, ed il giorno dopo esali l’ultimo respiro.Nonno, continuerai a respirare nel cuore di chi ti ama ancora.Nel mio respirerai sempre.
Nella vita c’è sempre una prima volta, come nella morte.
Troppo spesso incolpiamo ingiustamente la Morte stessa per essere sopraggiunta quando in realtà è stato la Vita ad aver ammazzato.