Erwin Rommel – Guerra & Pace
Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.
Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.
Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
Non so se sono le guerre ad essere obsolete o gli uomini: nei tempi di pace i figli seppellivano i propri genitori, nei tempi di guerra i genitori seppellivano i propri figli.
La Guerra non si combatte con le armi ma con la pace.
La guerra uccide! Annientiamo la guerra!
Una vergine con un piatto d’oro poteva girare indisturbata da un angolo all’altro dell’impero
Insegnando l’amore si possono fermare più guerre che con un esercito di carri armati.
La vera parte lesa di questo processo è la civiltà. La civiltà si chiede se la legge è tanto arretrata da essere del tutto impotente di fronte a crimini così inumani come quelli della Germania.
“Prendi dei gattini, dei teneri micetti e mettili dentro una scatola” mi dice Jamal, chirurgo dell’ospedale Al Shifa, il principale di Gaza, mentre un infermiere pone per terra dinnanzi a noi proprio un paio di scatoloni di cartone, coperti di chiazze di sangue. “Sigilla la scatola, quindi con tutto il tuo peso e la tua forza saltaci sopra sino a quando senti scricchiolare gli ossicini, e l’ultimo miagolio soffocato”. Fisso gli scatoloni attonito, il dottore continua “Cerca ora di immaginare cosa accadrebbe subito dopo la diffusione di una scena del genere, la reazione giustamente sdegnata dell’opinione pubblica mondiale, le denunce delle organizzazioni animaliste…” il dottore continua il suo racconto e io non riesco a spostare un attimo gli occhi da quelle scatole poggiate dinnanzi ai miei piedi. “Israele ha rinchiuso centinaia di civili in una scuola come in una scatola, decine di bambini, e poi l’ha schiacciata con tutto il peso delle sue bombe. E quale sono state le reazioni nel mondo? Quasi nulla. Tanto valeva nascere animali, piuttosto che palestinesi, saremmo stati più tutelati”.
Gli stolti difendevano la pace sostenendo il braccio armato del denaro.
Può darsi che non esisto, ma non si avvedono che il loro mondo è falso.
Di solito quando parecchia gente si raduna negli stessi posti si tratta di guerra.
Un tempo definivo il mio umore come il tracciato di un elettrocardiogramma.Alti e bassi.Gli alti, più alti dell’Everest.I bassi… più bassi della Fossa delle Marianne!Senza via di mezzo.Ora, dopo un’acme quasi insostenibile di dolore, ho imparato a percepire anche… le onde medie.
In guerra chi ama muore.
“Credo che abbia avuto molto coraggio”, disse Juliana, “a scrivere quel libro. Se l’Asse avesse perso la guerra, noi potremmo dire e scrivere quello che ci pare, come facevamo prima; saremmo un paese unito e avremmo un sistema equo, uguale per tutti”.
Se solo si potesse rivivere negli anni passati,a quando tutti eravamo spensieratia quando bastava incrociare i mignoliniper far pace con gli altri bambini.
Non c’è pace senza giustizia.