Herman Melville – Libri
La battaglia di tutte le battaglie è scrivere.
La battaglia di tutte le battaglie è scrivere.
Un bel racconto ci dice la verità sul suo vero eroe, ma un brutto racconto ci dice la verità sul suo autore.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile… si cura vivendo!
L’essenza della narrativa è il lavoro solitario: il lavoro della scrittura, il lavoro della lettura.
Quanti uomini hanno datato l’inizio di una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro.
Nessuna cosa gli avrebbe fatto dolore quanto l’esser da lei creduto un uomo comune.
A volte mi sembrava di passare il tempo a cercare giustificazioni a quello che non facevo, senza ricavarne il minimo conforto. A volte mi veniva voglia di buttarmi dalla finestra; ma il mio disagio era troppo informe per spingermi a farlo.
Che cosa buffa quella. Voglio dire, lei era giovanissima e via discorrendo, e se vedete una ragazzo che mette la mano sulla nuca di qualcuno, sono sempre quasi tutte sui venticinque o i trent’anni, e di solito lo fanno ai loro mariti o ai loro bambini… ma se lo fa una ragazza giovanissima eccetera eccetera, è così carino che rischi di restarci secco.
E io ho una di quelle stupide risate che fanno girare tutti. Voglio dire che se mai mi capitasse di star seduto dietro di me al cinema o in un altro posto, probabilmente mi sporgerei in avanti e mi pregherei di piantarla.
Le librerie sono piene di capolavori pallosissimi.
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
È con i cattivi sentimenti che si fanno i buoni romanzi.
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
La speranza scaturisce dal desiderio. Dal desiderio di amore, dal desiderio di esprimere noi stessi, dal desiderio di libertà. E in quanto più questo desiderio è forte e nello stesso tempo, radicato, tanto più la speranza ha la capacità di trasfigurare il futuro, di presentarcelo radioso, infinitamente desiderabile. Ed ha il potere di rasserenare il nostro cuore, di parlare le nostre ansie, di rendere sopportabile il presente e di rafforzare la nostra volontà di combattere per realizzare ciò che desuderiamo.
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
C’è chi stima i libri dal loro peso, quasi che si scrivesse per fare esercizio di braccia più che d’ingegno.
Stupido, forse, ma certe volte le cose funzionano solo perché sei tu a pensare che funzionino. È una definizione di fede che ne vale tante altre.(da “Mucchio d’ossa”)