Maria Caterina Vicino – Morte
Morte: è la fine della vita, appartiene a tutti noi, eppure ci spaventa ogni giorno.
Morte: è la fine della vita, appartiene a tutti noi, eppure ci spaventa ogni giorno.
La coerenza è contraria alla natura, contraria alla vita: le sole persone perfettamente coerenti sono i morti.
Se dovessi scegliere tra te e la morte, perché non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
Il mondo intero non è che una vasta prigione nella quale ogni giorno qualcuno viene estratto a sorte per essere giustiziato.
Quando si deve uccidere un uomo, non costa nulla essere gentili.
Fino al giorno della morte, nessuno può esere sicuro del proprio coraggio.
Non è la vita che ci spiace lasciare ma le cose che le danno un senso.
La nascita fu la sua morte.
Dopo la morte ci aspetta il nostro destino: nulla o infinito?
Se dovessimo abolire la pena capitale, mi piacerebbe vedere cosa farebbero per prima cosa i miei amici assassini.
Il primo segnale dell’inizio della comprensione si manifesta con il desiderio di morire.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
A mal mortale né medico né medicina vale.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.
Per sapere come hai vissuto, devi prima morire.