Karl Raimund Popper – Morte
Ogni qualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell’uomo.
Ogni qualvolta muore un uomo, è un universo intero a venire distrutto. Ce ne rendiamo conto non appena ci identifichiamo con quell’uomo.
La morte è un cammino solitario, che ci porterà nel cuore del mistero. Non è qualcosa da condividere, nemmeno con le cose o le persone che ci sono più vicine, perché nulla e nessuno può aiutarci a intraprendere un viaggio privo di qualsiasi contatto con le cose che conosciamo.
La memoria riesce a far vivere il ricordo di una persona cara, a farcela rivedere nel suo aspetto più splendente, al di là del muto riposo della tomba.
Per quasi tutto il genere umano la morte e l’immortalità sono materia di debole e rara curiosità. Pochissimi uomini passeggiano fissando il cielo, e vivono pensando alla morte.
Se non fosse la morte, quasi non sarebbe poesia nella vita.
Due ragioni mi hanno sempre reso simpatica la cremazione: la prima è che adoro il caldo; la seconda, la prospettiva di fregare i vermi.
Quando la morte l’hai vista in faccia, la vita assume un significato diverso.
In questo mondo tuttisiamo destinati a morire.Ricordandotene,come puoi serbare rancore?
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Perchè l’uomo deve avere così paura della morte?È la cosa più naturale che ci sia…Molto meglio avere paura di non riusce ad utilizzare al meglio il tempo che abbiamo, non riuscire ad essere felici!Se si affronta la morte con serenità, si morirà sereni…
Se siete in procinto di suicidarvi vi esorto ad ascoltarmi, non voglio dissuadervi, ma vi prego portate con voi all’inferno il maggior numero possibile di creature.
Dicono che tra non molto il genere umano scomparirà, comunque noi per l’occasione l’avremo già preceduto.
Se gli schiavi non temessero la morte, o non ci sarebbe la schiavitù, o non ci sarebbero schiavi.
Ogni istante dalla vita donato è un istante alla morte ceduto.
Plaudite amici, comedia finita est.(Le sue ultime parole)
Perché mai la morte sarebbe altra cosa, e più morta, che la vita?
In questa vita nulla è gratis; perfino la morte bisogna pagarla con la vita.