Giorgio Caproni – Morte
La morte non finisce mai.
La morte non finisce mai.
Una volta ho pensato al suicidio, e avrei provato… ma quando avevo in mano quella nove millimetri… Tutto quello che riuscivo a vedere erano gli occhi di mia mamma.
Morire per qualcuno che ami è la migliore delle morti.
La morte di una persona amata non è mai una cosa naturale: è sempre un omicidio, un vero e proprio furto. È come perdere un arto: non ci si può rassegnare.
Da che nacque l’uomo ogni cultura ad ogni latitudine ha professato un paradiso in cielo.Vogliamo quindi far inversione di tendenza e smetterla di metterci sotto terra ed inaugurare dei Cimitericeli.
La morte è contraddittoria alla creazione.Dio ha sbagliato.
Vorrei che questa tecnologia così evoluta potesse mettermi ancora in contatto con voi nonni, non sentire più quel dolore che l’immensa perdita mi ha regalato.Per farvi sapere come sto che faccio con chi sono. Soffro, mi mancate.
La morte è un passaggio nell’eternità.L’eternità è incomprensibile.
Bruciato e schiacciato a morte in un bugliolo di zuppa. Ci saranno anche modi peggiori di morire. Ma non molti.
Padre mio mi hai amato. Coccolata, educata, viziata… padre mio mi hai dato il mondo, la vita, hai tirato fuori il meglio di me… padre mio neanche la morte mi a separato da te. Perché tu sei e sarai sempre dentro l’anima mia.
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
I veri artisti crescono anche dopo la loro morte.
Nemmeno il marmo è freddo… se lo tocchi con occhi pieni di ricordi.
Nel tempo c’è la fine,e quando, come l’arriva,è il complotto del tempo e la sorte…
La vita mi sembra una sigaretta, si consuma, diventa cenere, poi si spegne e viene gettata a terra, calpestata e dimenticata da tutti.
Il sogno non ha anticamere, così come la morte.
Sapere di dover morire e non impazzire… e continuare a vivere.