Roberto Giusti – Morte
Ogni giorno trascorso è un passo in meno verso la morte.
Ogni giorno trascorso è un passo in meno verso la morte.
Apprezzo e amo la vita così com’è, perché la conosco, non posso dire altrettanto della morte, perché non la conosco, e quando arriverà, non avrò modo di esprimere nessun giudizio a riguardo.
La morte è solo un’apparente uscita dalla vita. Si può considerare non più in vita. Colui che continuerà a vivere nei ricordi e nel cuore di coloro che lo hanno amato?
Il fuoco ha bisogno dell’aria per vivere. Invece la uccide. Dopo di che, muore.
Quando qualcuno ti delude irrimediabilmente è come se quel qualcuno fosse morto. Lascerà un vuoto che niente al mondo potrà colmare.
Papà ma perché muoiono sempre le persone migliori, se tu vai in giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti?
La morte non impaurisce il giusto che ha vissuto amando.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Per me la morte significa ben poco. È l’ultimo scherzo in una serie di brutti scherzi.
Si muore quando non si ha più nulla da imparare.
Signore manda qualcuno, quando io me ne sarò andato, qualcuno che la faccia continuare a sorridere, qualcuno che le voglia bene, perché io da lassù nel vederla felice, sarò contento.
Non lasciare che il suo ultimo respiro si spenga senza il profumo del tuo amore.
La morte è il riposo della vita!
La cosa più triste nella morte di un amico è sapere che quando sarà giunto il tuo di momento lui non ci sarà a piangerti.
Quando muori tutti ti amano e se muori ammazzato sei sempre un bravo ragazzo… ma amare il prossimo quando è vivo e dire “sei speciale” quando è vivo no?
La morte non conta un cazzo quando ti serve un posto per dormire.
È così che me lo sono sempre immaginato quel giorno. Mi sveglierò in una campagna, e dopo aver superato una distesa di grano, vi rivedrò. E fra una lacrima e qualche capello bianco ci riabbracceremo sotto lo stesso cielo.