Angela Perri – Morte
Le persone si amano quando sono in vita, le vivi le respiri, le apprezzi, no dopo che sono sotto terra, e non possono ne sentirti ne vederti.
Le persone si amano quando sono in vita, le vivi le respiri, le apprezzi, no dopo che sono sotto terra, e non possono ne sentirti ne vederti.
Papà ma perché muoiono sempre le persone migliori, se tu vai in giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti?
Oggi mi sento abbastanza forte da dirti che se vuoi giocare sono pronto e che anche se sei chiamato Satana, alla fine dei conti tornerai da dove sei venuto con la coda tra le gambe!
La morte non impaurisce il giusto che ha vissuto amando.
Penso che solo la morte possa insegnarmi l’arte della rassegnazione.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Nella vita mai nessuno si è suicidato ma è stato suicidato.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
La freccia gli si piantò alla base del collo ed egli si accasciò contro la parete e mentre l’anima gli usciva gorgogliando dalla ferita gli occhi gli s’arrovesciarono all’indietro e potè vedere per un momento dentro di sé. Vi trovò il villaggio natio, le acque scintillanti del mare e i suoi passi di fanciullo lungo la riva, sentì gli spruzzi e la schiuma e la sabbia dorata sotto i piedi, il calore del sole sulle spalle nude. Desiderò di non essere mai partito mentre, piangendo, scendeva per sempre nel buio e nel freddo.
– […] Non meritavano di morire.- Nemmeno noi meritiamo di morire. Conosci qualcuno che meriti di morire? Sprofondare nel buio lasciando per sempre il profumo dell’aria e del mare, i colori del cielo, dei monti e dei prati, il sapore del pane e l’amore delle donne… c’è qualcuno che merita un simile orrore, solo per il fatto di essere nato?
Nel cuore le persone non muoiono mai.
Da giovani possediamo un orizzonte come recinto, da anziani un recinto come orizzonte.
Non so se ho più paura di morire o di essere già morto.
Solo la morte “ha il rombo del nulla”.
Per me la morte significa ben poco. È l’ultimo scherzo in una serie di brutti scherzi.
Ciò che mi terrorizza di più non è la morte in sé, ma il buio e l’aria viziata della bara. Una finestra vista mare o un tetto apribile solare potrebbe renderla meno soffocante e più luminosa.
Si muore quando non si ha più nulla da imparare.