Anonimo – Morte
La morte pone fine alla vita, ma fa nascere se stessa.
La morte pone fine alla vita, ma fa nascere se stessa.
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti… (Lettera sulla felicità)
Per molti quest’uomo è stato e non è più… destino comune di ogni animale mortale.
Il pensiero della morte genera l’angoscia di chi è costretto a sapere che l’evento si realizzerà, ignorandone il come, il quando e soprattutto il perchè.
Se ci siamo noi la morte non c’è, quando noi non ci siamo più non c’è più neanche la morte.
Un morto cristiano è una tragedia…Un morto orientale è troppo lontano…Un morto islamico è un successo del nostro esercito…Un ricco morto è un andirivieni di eredità…Un povero morto è una triste storiella da raccontare al bar…Un giovane morto è vittima dell’alcool…Un adulto morto è vittima di un attentato…Un anziano morto è la prova che gli ospedali non funzionano…Un bambino morto è un’innocente…Un criminale morto, è un bene per la società…
La morte sorride a tutti; un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
Non ucciderei mai un uomo: non tanto perchè sia un uomo degno di vita, quanto perchè non ucciderei mai.
Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici.
Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita. Perché quasi tutte le cose – tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire – semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.
Non bisogna dar retta a coloroche consigliano all’uomo perchéè mortale di limitarsi a pensarecose umane e mortali;anzi, al contrario, per quanto èpossibile, bisogna comportarsi daimmortali e far di tutto pervivere secondo la parte più nobileche è in noi.
La tragedia della morte è tale che trasforma la vita in destino.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
La verità siede sulle labbra degli uomini morenti.
Non cantata, l’azione più nobile morirà.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.