Donato Carrisi – Morte
Se non sarà fermato, non si fermerà. Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto.
Se non sarà fermato, non si fermerà. Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l’inizio di un racconto.
Prima di noi c’è il nulla, poi c’è la vita, poi, di nuovo il nulla, la morte ha solo un attimo di vita.
In punto di morte l’ultimo pensiero è riservato alla violenza incontrollabile del sesso.
La morte del fisico non è morte. Una persona muore quando gli muore l’anima, ovvero quando commette azioni malvagie che portano dolore agli altri.
Morire: un’altra di quelle cose che succedono ai vivi.
La morte di cui si dovrebbe aver paura non è quella del corpo, ma quella della memoria.
Anche la morte aveva un cuore ma nessuno, per quanto fosse buio il suo destino, ha mai teso una mano.
Vorrei mi venisse nascosto il giorno della mia morte, potrei non presentarmi all’appuntamento.
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
La vita e la morte viaggiano su due binari paralleli, al bivio si congiungono e un binario muore.
Alla vigilia di uno dei miei compleanni sognai il mio decesso, ma, non so perché, mi svegliai nel momento dell’ultimo sospiro. Magari non fu un sogno. Forse, invece, fu uno dei tanti errori commessi dalla Signora Morte, oppure semplicemente non era ancora arrivata la mia ora.
Quando tutte le strade che puoi percorrere sono pianificate dall’arbitrarietà del fato per avere lo stesso finale, la vita cessa di esistere e il senso della morte vanifica la volontà.
La morte è la conversione dello spettro che ci racchiude verso il giudizio finale.
Non ci sono parole per descrivere un dolore. Quando perdiamo una persona amata, quando Dio ha deciso di portarla via, quando la vita non dà più attimi. Quanto è triste vedere partire un essere buono che ha fatto tanto per gli altri, senza mai lamentarsi, sei stata come una sorella per me, mi hai fatto sentire come parte della tua famiglia, quando ero triste, tu sempre lo capivi subito, quando avevo bisogno tu sempre mi tendevi la tua mano. Quanti momenti belli abbiamo vissuto, quante risate abbiamo fatto, e tu sempre sorridente, hai avuto sempre una parola carina per tutto. Sai, per me non sei andata e non te ne andrai mai perché ora sei dove si trovano le persone buone, come sei stata tu. Ora sei un angelo e so che da lassù continuerai a guardarci e a sorridere come sempre. Buon viaggio sorella mia.
Non c’è cosa peggiore che passare a miglior vita senza aver lasciato qualcosa di concreto. Quindi: miglior vita?
Tutto è precario nella vita terrena, le cose, le persone non sono mai veramente nostre, non le portiamo con noi quando passiamo nell’aldilà. Siamo solo noi stessi e basta, e forse lasciamo un vuoto a chi ci ha amato davvero.
Non avere paura della morte quando attorno a te tutto muore, nutri la tua anima giorno dopo giorno per accrescere le tue virtù, che ti accompagneranno un giorno verso la pace della vita.