Michelangelo Da Pisa – Poesia
C’è poesia in un fiore che cresce ai bordi di un marciapiede. Della temeraria poesia.
C’è poesia in un fiore che cresce ai bordi di un marciapiede. Della temeraria poesia.
Smettere di scrivere per paura che gli altri leggano è come nascondersi per paura che gli altri ci conoscano.
La poesia è un respirare in pace perché gli altri respirino.
La poesia è un’espressione istintiva che nasce da sentimenti individuali traducibili in lettere su fogli poetici.
Un verseggiatore senza né cuore né anima è, piuttosto che un poeta, una fredda e inanimata penna o tastiera pensante.
È totalmente soggettiva e fantastica la poesia, un po’ come l’amore.
I poeti arrivano quasi sempre vicino al vero. L’amore è l’energia di cui è composto l’universo, e il cuore umano uno dei canali attraverso i quali si riversa nel mondo. Spesso però il cuore è otturato e per riattivarlo è indispensabile che Cupido lo colpisca con una delle sue frecce.
La poesia è nel battito e nel respiro di chi si fà con il suo scrivere emozione per gli altri.
L’uomo dovrebbe avere solo due armi: musica e poesia.
Non c’è nessun vascello che, come un libro possa portarci in paesi lontani, né corsiere che superi al galoppo le pagine di una poesia. È questo un viaggio anche per il più povero, che non paga nulla, tanto semplice è la carrozza che trasporta l’anima umana.
Un giorno presi la penna e capii che con le parole potevo toccare le corde dell’anima facendo risvegliare le emozioni più profonde sopite nella fragilità dei nobili sentimenti.
Io non mi sento poetessa, scrivo semplicemente gli stati d’animo del momento che per natura sono portata a scrutare dentro di me, poi queste riflessioni prendono una forma poetica. Più che una poetessa mi sento una filosofa e che nella mia filosofia c’è un po’ di poesia. Le più grandi emozioni le provo maggiormente con le poesie degli altri e da loro imparo molto, le mie le ho tanto macerate dentro che, poi è come se non mi appartenessero più. Il vero poeta non è libero, se non nel magico momento della creazione. Ma penso che in fondo io sono una persona come tante ho anche io mille difetti e le manchevolezze. Devo dire che molto mi viene perdonato dal poeta che in virtù della sua capacità di trasmettere emozioni. Ma ciò non lo mette in salvo. Dalle piccolezze.
Scrivo poesie per te che stai leggendo ora, lettore senza nome e sconosciuto amico. Le scrivo perché sono vivo, respiro, penso e credo; perché la Vita è la perfetta poesia, la più splendente e disperata, è quella ancora da cantare, quella che mai scriverò.
Se l’abisso è pieno di luci inizia la poesia.
Il pubblico ha il privilegio di poter scegliere i propri autori. Gli autori non possono altro se non accettare il loro pubblico, con il rischio di cadere vittima dei suoi condizionamenti.
La poesia è un’emozione, una malinconia, una rabbia che brucia dalla voglia di diventare universale!
La poesia si scrive, si recita, si canta, ma la poesia più bella è quella che si vive.