Alexandre Cuissardes – Politica
Per qualcuno un addio è per sempre, per altri vale solo fino a quando non hanno voglia di tornare.
Per qualcuno un addio è per sempre, per altri vale solo fino a quando non hanno voglia di tornare.
C’è un malinteso fra chi ci guida e noi. Loro dicono di prenderci per mano per portarci nel futuro a testa alta, mentre noi ci sentiamo invece presi per il culo e portati verso il burrone a testa bassa.
La politica? Ha stravolto la nostra lingua che è diventata una torre di Babele dell’era moderna, infatti ormai la lingua italiana è diventata incomprensibile agli stessi italiani.
Tutti i nostri politici, li vedo come moderni condottieri, che usano le parole come spade per ferirsi reciprocamente, l’unica “consolazione” è che questa arma moderna non lascia vittime sul terreno.
L’unità nazionale è il bene primario da tutelare e consolidare.
Sarò il presidente di tutti e non solo di quelli che mi hanno eletto.
In un mondo interdipendente nessuno può più costruire muri, evitare il movimento delle persone e limitare la circolazione delle idee. Questo vale anche per l’idea che si debbano rispettare e proteggere i diritti umani.
Anche il terrore è politica ed è l’arma più potente che i governi hanno per imporre i propri voleri all’umanità.
Solo quando la folla diventa esercito ordinato un paese si può rinnovare.
L’alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore.
In Italia accadono fatti incredibili perché i protagonisti della vita del paese sono troppo spesso persone poco credibili.
I nani della politica fanno danni da giganti.
L’esperto è un uomo che sa esattamente come andranno le cose e che poi vi sa spiegare esattamente perché le cose sono andate in modo del tutto diverso.
Tutti abbiamo saputo di persone che si sono ammazzate per la disperazione, ma nessuno ha mai avuto notizia di un politico che si è ammazzato per avere fatto danni irreparabili.
Quando, dopo le elezioni, tutti i partiti dicono di avere vinto vuol dire che c’è un unico sconfitto. Il cittadino che va a votare.
Quando la folla passa dal brontolio all’urlo è per coprire le voci di chi da troppo tempo parla a vuoto.
Quando ti tolgono tutto ingiustamente, il fatto che ti lascino in vita non è “il sacro rispetto della vita umana” ma l’ennesima offesa che ti viene fatta. Essere vivi senza dignità è peggio della morte.