Alessia Giuliana – Politica
Bisogna amare la propria terra per far politica. Bisogna usare il proprio cuore per governarla.
Bisogna amare la propria terra per far politica. Bisogna usare il proprio cuore per governarla.
Nulla può la cosiddetta disobbedienza civile di cittadini sfiniti contro l’obbedienza incivile promessa allo stato da gente che in cambio ha avuto stipendio sicuro, titolo per fare, facoltà di sbagliare senza pagare ed alibi e coperture per gli (o)errori commessi.
Le case chiuse dovrebbero essere riaperte, riempite di politici, poi richiuse. Per sempre.
Le ideologie sono le ospiti perenni delle teste vuote.
La politica è una grande risorsa da cui attingere, per barzellette e farse teatrali.
I comici italiani sono l’unica cosa seria che ci è rimasta della politica.
Se loro scrivono “nero”, tu leggi “bianco”. Falli incazzare e fotti il sistema.
Se un’uomo ricco possiede il 45% delle terre al mondo non meravigliatevi se siamo nel 2015 e si soffre ancora la fame.
La democrazia è un’illusione utilizzata dal potere per esercitare il dominio sulla massa.
Da ora in poi, l’arcobaleno brillerà su tutta l’America! Presidente Obama, tu spacchi!
Chi si butta in politica, sappia che finisce dritto in un tritacarne e poi insaccato come un salame, crede di mangiare meglio, ma finisce per essere mangiato.
La politica è una motrice di un treno in discesa, senza conduttore e senza freni.
La politica si può identificare come un ammasso di accozzaglia che ormai nessuno sa come utilizzare.