Francesco Iannì – Progresso
Ai miei tempi, sì che le cose andavano bene: l’adolescente faceva l’adolescente, mentre quello meno giovane, che non comprendeva il comportamento dei giovani, diceva “ai miei tempi, sì che le cose andavano bene”.
Ai miei tempi, sì che le cose andavano bene: l’adolescente faceva l’adolescente, mentre quello meno giovane, che non comprendeva il comportamento dei giovani, diceva “ai miei tempi, sì che le cose andavano bene”.
La rivoluzione non ha verbo, ma fatti.
Certe cose passano invisibili alla tua età, passano lasciando indelebili segni dentro di te.
È bello poter confidare nel cambiamento, ma è altrettanto bello sapere che certe cose sono destinate a non cambiare mai.
Nelle città c’è nervosismo, infelicità, inquinamento, anche acustico, mancanza di spazio e credete che tutto questo sia evoluzione. Fa ridere.
Un giorno, non lontano, per mezzo delle sempre più raffinate diavolerie elettroniche, si potrà interloquire con partner di tutto il mondo. Spazio, tempo, difficoltà linguistiche o altro non saranno più di impedimento; potrà sembrare strano, ma tutto ciò invece di aggregare allontanerà sempre più.
Il progresso che non impara dal pregresso involve in regresso.
Leggere e scrivere, era lì che si doveva fermare il progresso, invece non è stato capace neanche di insegnarlo a tutti, per inventare cose pericolose e conservare l’analfabetismo.
Abbiamo scoperto un mondo, un mondo dove molti sono potenti e altrettanti sono fragili. Lo sappiamo tutti che un mondo accentratore come quello, rifiuta il progresso perché ancora non ha capito quanto siamo connessi. Ma quel mondo non è nostro, perché noi abbiamo compreso da tempo.
Il progresso deve averlo cominciato qualcuno che non si accontentava di niente.
Ogni rivoluzione del pensiero che si rispetti incontrerà ostacoli e resistenze.
Il tempo è oggi, qui e ora.
Non lasciare che il progresso si imponga come ragione di vita.
Quando non riusciamo ad andare avanti, vuol dire che qualcosa di noi è rimasto indietro.
Quando non te ne frega più niente e vedi solo tanta banalità intorno a te, significa che ti sei evoluto.
L’eleganza non deriva da come vestirsi, ma da come porsi, il lusso svanisce se indossato solo da corpi!
Il mostro che avanza, corrompendo, coprendo il suolo di nero, di nebbia il cielo, di sangue l’anima, di veleno gli occhi e le orecchie; avanza facendosi strada nella città di rovo, dove la gente è disordinata, dove le menti sono libere; niente acqua per le loro terre, solo petrolio che ingrassa il cuore. Starne fuori è libertà, non esserne corrotti è forza d’animo, pensare di barattare l’anima per un briciolo di potere è oppressione, rassegnazione ed infine, annientamento.