Maria Casapieri – Religione
Ho chiesto a Dio dove fosse la mia serenità. Lui mi ha risposto: “Dentro te”!
Ho chiesto a Dio dove fosse la mia serenità. Lui mi ha risposto: “Dentro te”!
Attraverso il tuo amore per me, io ti dono la forza per sopportare il peso dei tuo mali.
L’uomo è la frontiera tra la materia e lo spirito, il luogo dove il tempo e l’eterno si toccano.
Gli antipodi della religione: il cristianesimo, porgi l’altra guancia, e il fondamentalismo, prendi il kalashnikov.
Tutti hanno il diritto di propagandare la propria religione, nello stesso tempo tutti devono rispettare la religione altrui, ma difendere e rispettare non autorizza nessuno a togliere la vita agli altri. E se ci fosse un credo che incitasse i suoi adepti a fare una cosa del genere, per favore in nome di Dio non chiamate religione un’idea, una dottrina, un’interpretazione settaria, che autorizza il massacro.
Ci vuole fede per credere in Dio. Ce ne vuole di più per credere nel caso.
Se davvero esistesse l’inferno sarebbe vuoto.
Mi fido troppo delle persone che annunciano a parole la loro fede e poi mi smarrisco perché sono solo parole. Siamo troppo fragili e deboli dentro tutti. Chiedo “Dio qual è il tuo progetto per me, perché nella mia miseria di essere figlia grata a te non riesco a capirlo, confusa e smarrita cerco sempre di fare la cosa giusta che tu mi insegni essere come tu ci vuoi, amarci come tu ci ami, perdonare come tu ci hai perdonato. Questo mi ripeto ogni volta, aiutami a mettere te al centro della vita e delle mie scelte”.
Chi teme la misericordia di Dio è solo chi legge nel cuore il dispiacere di aver ferito un altro figlio di Dio. Chi si sente in colpa verso qualcuno sa di aver l’anima macchiata di ingiustizia e vive nel peccato. Io ho un solo dispiacere: non aver fatto abbastanza per chi aveva bisogno.
Una volta ho visto il Diavolo. Era carnevale.
Non credo in Dio perché vedo una Chiesa, non credo in Dio se vedo un prete, non credo in Dio se vedo il battistero di San Giovanni.Io credo in Dio quando vedo nascere un bimbo, quando vedo sorridere gli uomini e le donne, e sopratutto io credo in Dio quando ascolto la musica.
Ed io signore mio, non ho alcuna paura dinanzi a te. Il mio cuore, la mia anima sono limpidi, e i miei occhi non guardano mai in basso, ma in alto per cercare il tuo cuore.
È solo da Dio che mi lascio usare. Lui non mi potrà mai sfruttare.
Mi fido di chi ha aperto le sue braccia sulla croce e ancòra le apre per abbracciare l’umanità.
Può accadere che ci siano educatori religiosi i quali, pur animati dalle migliori intenzioni, propongano degli insegnamenti pseudo-cristiani attraverso la presentazione di belle Madonnine, o di Gesù Bambini ideali, o peggio di Rosari e preghiere recitate a memoria (senza fede né comprensione). Ciò che si vuole dunque evitare è il “plagio” degli allievi.
Forse è perché non crediamo in Dio che ne siamo privi.
Coloro che creano violenza dicendo di farlo in nome della religione oppure in nome di Dio, penso che siano solo degli atei, perché nessuna religione incita alla violenza.