John Maynard Keynes – Ricchezza & Povertà
L’importanza dei soldi deriva essenzialmente dall’essere un legame fra il presente ed il futuro.
L’importanza dei soldi deriva essenzialmente dall’essere un legame fra il presente ed il futuro.
È ricco chi desidera soltanto ciò che gli fa veramente piacere.
I doni, credi a me, conquistano uomini e dei.
Nessuno parlerebbe del Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva anche quattrini!
Il denaro non dà la felicità, ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi.
Il parsimonioso è il più ricco degli uomini, l’avaro il più povero.
Chi è fornito di argomenti pecuniari convincerà il proprio antagonista molto prima di chi trae argomenti dalla ragione e dalla filosofia.
Il denaro è la chiave che apre tutte le porte.
La ricchezza non è tutto, ma la povertà è ancora meno.
Quattrini e cretini non si fanno compagnia.
I ricchi non sono mai generosi. Se fossero generosi non sarebbero ricchi.
Il denaro e gli stupidi, prima o poi, prendono strade separate.
Il mondo non si mantiene che per il fiato dei bambini.
Il povero fa più bene al ricco accettando la sua carità, di quello che faccia il ricco al povero offrendogliela.
La mente non te lo permette perchèancora è debole il desiderio ela guerra dentro ti spegne.E allora entra in lui cerca lesue ali e vola in alto fino araggiungere ciò per cui hai tantolottato e che hai tanto desiderato,e niente ostacolerà le tue ali.
Noi stimiamo poco le cose che otteniamo a basso prezzo: è soltanto l’avere un prezzo elevato che dà ad ogni cosa il suo valore.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell’uomo uno schiavo.