Gerhard Uhlembruck – Ricchezza & Povertà
Non è che il ricco sia cattivo; è soltanto troppo indaffarato a fare soldi per essere buono.
Non è che il ricco sia cattivo; è soltanto troppo indaffarato a fare soldi per essere buono.
La più facile arte è quella di far denari e l’aurea mediocrità degli uomini ha a questo una meravigliosa attitudine.
Il denaro non rappresenta altro che una nuova forma di schiavitù impersonale, al posto dell’antica schiavitù personale.
Pochi uomini ricchi possiedono le loro proprietà: sono le proprietà che possiedono loro.
Se alla gente si concede il superfluo finirà col pretendere il necessario.
Chi fa la caccia al denaro, finisce nella trappola del denaro.
Lascia scorrere il Flusso Universale. Quando qualcuno ti dà qualcosa, ricevere è un atto di generosità. Perchè nell’atto stesso di dare si riceve qualcosa.
È nell’interesse del mondo commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto.
Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
Un tempo si diceva che i soldi non fanno la felicità, ora nessuno riesce più a mentire così spudoratamente.
Le ricchezze coprono una moltitudine di dolori.
Shakespeare diceva che è povero quell’uomo che non ha pazienza, ed io sono ricchissimo, infatti non bisogna aver fretta di gustare la vendetta, in questo modo l’attesa diventa piacevolissima.
Il male più grande dell’umanità è la povertà, che deriva dall’egoismo, che deriva dalla malvagità, che deriva dalla paura, che deriva dall’ignoranza, che deriva dalla stupidità, che deriva dal caos, che deriva dalla vita. Ribelliamoci!
Dicono che dal nulla non si fa nulla, quindi i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, ma c’è un rimedio a tutto, la realtà si può trasformare e anche distruggere, dipende molto da voi.
In genere nei periodi di crisi i poveri diventano molto abili in economia, ma i veri economisti rimangono comunque i ricchi.
La fortuna è senza dubbio la miglior alleata della stupidità.
Chi ha i soldi naviga con vento sicuro.