Aristotele Onassis – Ricchezza & Povertà
Non bisogna correre dietro ai soldi; bisogna andargli incontro!
Non bisogna correre dietro ai soldi; bisogna andargli incontro!
La parsimonia è un lusso che non tutti si possono permettere.
Può darsi che il denaro rovini il carattere; ma certamente la sua mancanza non lo migliora.
Più tosto che arricchir, voglio quiete.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l’esercizio della generosità.
Il denaro è inodore.
Il conoscente è un tale che conosciamo abbastanza bene per chiedergli un prestito, ma non così bene da concederglielo.
Non è che il ricco sia cattivo; è soltanto troppo indaffarato a fare soldi per essere buono.
Il denaro non rappresenta altro che una nuova forma di schiavitù impersonale, al posto dell’antica schiavitù personale.
Shakespeare diceva che è povero quell’uomo che non ha pazienza, ed io sono ricchissimo, infatti non bisogna aver fretta di gustare la vendetta, in questo modo l’attesa diventa piacevolissima.
Dicono che dal nulla non si fa nulla, quindi i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, ma c’è un rimedio a tutto, la realtà si può trasformare e anche distruggere, dipende molto da voi.
La fortuna è senza dubbio la miglior alleata della stupidità.
Voglio che nel mio regno non ci sia alcun contadino così povero da non poter avere un pollo in pentola ogni domenica.
Per non dividere il patrimonio terrestre i ricchi inducono i poveri a credere che la felicità non è di questo mondo, in ciò i religiosi danno loro una mano sostanziosa.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava.
Ragazzo, odio il lusso persiano.
Sono i soldi che fanno venire delle idee.