Antoine Louis Léon de Richebourg de Saint-Just – Società
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
La giustizia è l’insieme delle norme che perpetuano un tipo umano in una civiltà.
L’idealismo è la nobile toga che il politico gentiluomo avvolge sul suo desiderio di potere.
La storia sociale può essere definita in modo negativo come la storia della gente che la politica ha lasciato fuori.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
Abbiamo tutti bisogno degli altri, ma non osiamo confessarlo.
Chi comanda, di solito, si guarda bene dal dirlo.
Il momento di fermare una rivoluzione è il principio non la fine.
L’America è un grosso cane amichevole in una stanza troppo piccola. Ogni volta che scodinzola, fa cadere una sedia.
Patria di pazienza, terra dei russi.
Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide.
Un tempo la gente era ignorante e per fregarla bastavano poche leggi, oggi la gente è molto più colta ed informata, ecco perché il numero delle leggi è cresciuto a dismisura.
Che meraviglia sarebbe se la razza umana, al pari di alcune specie animali, praticasse il suicidio di massa in un modo finalmente serio e convincente, non come ha fatto sinora giocando alla guerra.
Noi combattiamo la stupidità, l’assurdità, l’ignoranza, che dominano il mondo, se poi queste divinità abbiano più autorità sull’autorità, quello è un altro discorso.
Shakespeare diceva che la società è un serpente che si morde la coda, e se noi le tagliassimo la testa?
Forse molti di voi non sanno la differenza tra i diritti positivi e quelli negativi, ma non è colpa vostra è colpa dell’ignoranza dei vostri politici, dei vostri insegnanti, dei vostri intellettuali, dei vostri presentatori…
L’economia sarebbe una scienza esatta se non intervenisse il cosiddetto fattore umano a rovinare tutto.