Fedor Ivanovich Tiutchev – Società
Patria di pazienza, terra dei russi.
Patria di pazienza, terra dei russi.
Per difetto di buon governo il popolo decade, la riuscita sta in molti consiglieri.
Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide.
Una società non è tale senza un’aristocrazia, un’élite minoritaria.
L’ideologia, la politica e il giornalismo, che proliferano di fallimenti, sono impotenti di fronte alla speranza e alla gioia.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.
Quelli che fanno una rivoluzione a metà non hanno fatto altro che scavarsi una tomba.
Non si può regnare ed essere innocenti.
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
La giustizia è l’insieme delle norme che perpetuano un tipo umano in una civiltà.
L’idealismo è la nobile toga che il politico gentiluomo avvolge sul suo desiderio di potere.
Un tempo la gente era ignorante e per fregarla bastavano poche leggi, oggi la gente è molto più colta ed informata, ecco perché il numero delle leggi è cresciuto a dismisura.
Tutti i cittadini hanno l’obbligo di rispettare le leggi, a patto che queste non richiedano un comportamento eticamente ingiusto.
Che meraviglia sarebbe se la razza umana, al pari di alcune specie animali, praticasse il suicidio di massa in un modo finalmente serio e convincente, non come ha fatto sinora giocando alla guerra.
Finché il mondo avrà bisogno di essere governato, la stupidità non andrà in pensione.
Noi combattiamo la stupidità, l’assurdità, l’ignoranza, che dominano il mondo, se poi queste divinità abbiano più autorità sull’autorità, quello è un altro discorso.
Agli avvocati non interessa molto che la società migliori, anzi per loro è meglio che peggiori.