Cinzia Coppola – Solidarietà
Non smettere mai di sperare.La vita va vissuta con la speranza nel cuore.
Non smettere mai di sperare.La vita va vissuta con la speranza nel cuore.
Le sofferenze di persone care, se non vissute da vicino, non generano grande dispiacere.
Amo pensare perché mi fa credere di non essere stupido.
Non puoi restare mai solo finché hai te stesso.
Penso alla speranza, che non ho mai perso, di vedere umanità nelle persone.
Viva la mia stupidità, se serve a far sentire qualcun altro intelligente.
La natura con i suoi infiniti colori ci insegna che non c’è un colore migliore di un altro, ma che servono tutti per creare qualcosa di realmente bello; così tra le persone non c’è un colore migliore di un altro, ci servono tutti per creare un Mondo Migliore.
Non chiedere miracoli per te stesso senza prima aver pensato a chi soffre veramente e non chiede miracoli ma solo un po’ di serenità.
In questo periodo di festa siamo tutti impegnati a festeggiare mangiare farci gli Auguri stendendo un velo se così si può dire egoistico, con gli occhi coperti da indifferenza. Tuttavia ci dimentichiamo che alcune persone in questo stesso istante si sentono più sole di Quanto la solitudine i se Stessa Possa infondere Sugli Animi.
Poche cose ci appagano come l’operare con amore, verso i bisogni di una o più persone, ricavando inaspettatamente, più nel dare che nel ricevere.
Ci sono momenti in cui si ha solo bisogno di avere qualcuno che ci rassicuri, che ci abbracci forte e ci dica solo: “ehi, ci sono io”!
Dona quanto di meglio è nella tua mente.
Non sarò sicuramente io a cambiare la tua vita, non sarò certamente io ad aiutarti, non sarò probabilmente io a sostenerti, ma stai sicuro di una cosa: non sarò io a farti del male.
Ognuno avrà sempre ragione alla sua maniera, finché non accetterà di aprire il suo cuore all’altro.
Una rinuncia è un filo che collega due o più personeche rinunciano a qualcosa per arricchire l’altro.
Quando sappiamo chi siamo e cosa vogliamo, quando conosciamo veramente ciò che crediamo, solo allora saremo in grado di accogliere l’altro nella sua diversità e nei suoi pensieri.
I veri disabili non sono quelli che appaiono diversi, quelli che dalla loro sventura ne hanno ricavato l’arte del vivere soffrendo e un cuore sensibile, sono tutti quelli che “guardano e trattano” le persone con curiosità, hanno la mente di una macchina e il cuore malato, incapace di sincronizzarsi con quello di chiunque altro.