Alexandre Cuissardes – Solidarietà
Che danni fa il cuorequando scappa dalla testae si avventura da soloe tocca poi a lei riprenderloe ricondurlo alla ragione,e che rumore fa la testaquando raccoglie quel misero cuore.
Che danni fa il cuorequando scappa dalla testae si avventura da soloe tocca poi a lei riprenderloe ricondurlo alla ragione,e che rumore fa la testaquando raccoglie quel misero cuore.
Sono a favore dell’individuo, perciò contro l’omonimia.
E poi, c’è sempre quella ragazza che c’è sempre stata per gli altri, ma il problema e che nessuno c’è mai stata per lei.
Non si può ricordare qualcosa che non è mai esistito.
Viva la mia stupidità, se serve a far sentire qualcun altro intelligente.
La natura con i suoi infiniti colori ci insegna che non c’è un colore migliore di un altro, ma che servono tutti per creare qualcosa di realmente bello; così tra le persone non c’è un colore migliore di un altro, ci servono tutti per creare un Mondo Migliore.
Non chiedere miracoli per te stesso senza prima aver pensato a chi soffre veramente e non chiede miracoli ma solo un po’ di serenità.
In questo periodo di festa siamo tutti impegnati a festeggiare mangiare farci gli Auguri stendendo un velo se così si può dire egoistico, con gli occhi coperti da indifferenza. Tuttavia ci dimentichiamo che alcune persone in questo stesso istante si sentono più sole di Quanto la solitudine i se Stessa Possa infondere Sugli Animi.
Il mio vizio è la tua fame!
Se quando stiamo male sappiamo a chi dirlo, siamo fortunati.
C’è chi soffre per la malattiac’è chi soffre per la famec’è chi soffre per la setec’è chi soffre per il freddoc’è chi soffre per la violenzac’è chi soffre per la solitudinec’è chi soffre per la povertàc’è chi soffre per il poco affettoc’è chi soffre per incomprensioneMa la più brutta di tutte è la sofferenza a causa dell’indifferenza.
Le parole carezzano i cuori, ma solo i fatti apportano cibo ai loro esili corpi. Solo l’impegno concreto e costante di tutto il mondo riuscirebbe a riempire i piatti vuoti.
Perché dovremmo essere più buoni a Natale, quando potremmo essere più buoni tutto l’anno?
La nostra vita non può basarsi sull’effimero, sull’apparente. Innalziamo il nostro sguardo, stendiamo le nostre mani, noi siamo uomini e donne di speranza. Si, perché tutto vince l’amore.
Se ci è capitato di dover portare un fardello troppo pesante per le nostre fragili spalle, non vergogniamoci di chiedere aiuto se da soli non ce la facciamo. Se abbiamo degli amici veri, senz’altro ci sarà sempre qualcuno che magari potrà darci una mano o almeno dei consigli utili da cui partire e prendere spunto.
Non festeggio l’8 marzo. Io sono donna sempre! Ogni giorno la donna è donna, ma in molti luoghi di questa terra le donne vengono ancora discriminate, non rispettate, ridotte a “oggetto” e per questo abusate e spogliate della propria dignità che viene strappata e buttata via. Per il mercato ogni festa è buona per commercializzarne il significato occultandone il vero valore e invitando le persone a dimenticarsi del puro senso della ricorrenza che stanno festeggiando, i tempi definiti moderni ti invitano solamente all’apparire, all’avere, al comprare e possedere, al materialismo usa e getta che purtroppo molta gente applica anche ai rapporti umani. Per cui mi astengo da auguri e dal fare festa.
Se la malattia ti rende sempre più affaticato e depresso, se le preoccupazioni ti opprimono girati, cerca Chi è al tuo fianco pronto a darti il sollievo necessario.