Alessandro Ammendola – Tristezza
Non voglio vivere come un funambolo appeso a quel filo di malinconia.
Non voglio vivere come un funambolo appeso a quel filo di malinconia.
Talvolta siamo così masochisti da tatuare ogni dolore nella memoria.
Non si dimentica una lacrima sincera, rimarrà sempre nel pensiero…
Davanti a degli occhi tristi bisognerebbe fare meno domande e dare più abbracci.
Tra i riflessi di una vita distorta spesso si costruiscono sentimenti di sabbia.
Non finisce l’amore solo con un addio. Bisogna tener presente che l’essere assente non annulla il ricordo.
Guardai i suoi occhi pieni di lacrime, e gli dissi:- questo è già finita?E lei con il cuore spezzato,ma senza dimostrare colpa alcuna,mi ha sussurrato all’orecchio dicendomi:- questo non è mai esistito.
Ore e minuti nell’attesa di una parola. Giorni e giorni imparandone una sola: assente.
Sulla soglia del mio sguardo ho scoperto quanto sia difficile dimenticare la tua essenza.
Non fidarti quando ti dico che sto bene. Sto bene, è il modo più falso che ho per dirti che sono distrutta.
L’amavo perdutamente; non sono riuscita a salvarmi. Lui lo ha fatto.
La solitudine non è altro che il grido della tua assenza fatto di silenzi.
Viviamo in un mondo, dove il sesso è un ideale e Innamorarsi una vergogna.
Viviamo nell’era in cui si grida tanto un amore falso, e quello vero lo si tiene spesso in silenzio.
Viviamo in una società dove l’ipocrisia è un’icona e le bugie un’applicazione.
Se credi nel tuo sogno, vuol dire che sei già a meta strada.
Se la strada è tortuosa, vuol dire che sei nella giusta direzione.