Anna Maria D’Alò – Morte
Non so se con la morte gli occhi si chiudono per sempre o finalmente si aprono.
Non so se con la morte gli occhi si chiudono per sempre o finalmente si aprono.
La psicologia è quella scienza che scrutando l’uomo scruta se stessa attraverso l’uomo.
La psicologia è la luce della mente che illumina un cuore cieco e lo prende per mano.
I libri ti aprono un mondo nuovo in cui viaggiare senza muoverti, illustrarlo con le tue immagini e sfiorarlo senza mai toccarlo.
In un libro le parole volano, come libere farfalle, nel cielo dell’immaginazione.
Un libro è un fiore su cui si posano le ali dell’immaginazione per volare con la mente oltre il pensiero.
In un libro trovi il tuo cielo di stelle e nuvole in cui viaggiare.
Ognuno di noi è un libro inedito da leggere, da rileggere e da custodire nelle librerie del cuore.
Leggere un libro è entrare con i passi di un bambino in un’isola misteriosa, inseguendo i voli dell’immaginazione.
I libri sono bocche da sfamare con l’inchiostro dell’anima.
Un libro è un film, in cui le parole diventano la cinepresa e la mente lo schermo.
In un libro ci sono le impronte di chi lo ha scritto e le impronte di chi lo ha sfogliato.
Un libro è un caldo rifugio in cui immergersi nelle notti insonni, per sognare ad occhi aperti.
La parola è l’ala del pensiero.
Lo scrittore indossa più vite, il lettore le vive.
Nella vita siamo scrittori del nostro libro di capitoli conclusi e ancora da scrivere, ma quando il libro si assottiglia desideriamo aggiungere fogli al nostro romanzo e mai scrivere la parola fine, per non consegnarlo all’editore.
Scrivere un libro è un po’ come partorire un figlio. Viene concepito dall’immaginazione che, dopo averti fatto la corte, insemina e lascia lievitare le tue idee. Crescono nel grembo della mente che inizia a percorrere i suoi sentieri, addentrarsi nei suoi meandri, avvertire i brividi sulla pelle e a sentirsi addosso quel profumo che ha il sapore di infinito. Solo allora puoi incidere a fuoco le tue emozioni e, dopo un travaglio interiore, donare alla luce la tua anima che ha attraversato le ferite e i piaceri della carne.